Critical Mass, giovani scendono in piazza per difendere l'ambiente e la mobilità sostenibile
Vallarelli: "Vogliamo una Torino più verde e sostenibile, con tante piste ciclabili, trasporti pubblici. Basta con il consumo di suolo, il taglio di alberi e le auto"
Ieri, giovedì 5 dicembre 2024, numerosi cittadini in bicicletta si sono ritrovati in piazza Castello a Torino, per un nuovo evento di Critical Mass.
Come accaduto in altri appuntamenti hanno partecipato anche attivisti che da tempo si battono per fermare il taglio di alberi (come in corso Belgio, parco del Meisino, in piazza Adriano di fronte al tribunale, nell'area del quartiere Bertolla, parco della Pellerina.
SERVIZIO DI: OTTAVIO CURRA'
Vallarelli: "Noi siamo qui per difendere l'ambiente"
Flavio Vallarelli, attivista torinese per l'ambiente:
"Noi siamo qui per un futuro migliore per le nostre città. Non possiamo dimenticare che Torino è priva di bike sharing pubblico, una ztl farlocca, ciclabili spezzate, auto perennemente parcheggiate sui controviali condivisi, sulle ciclabili, un trasporto pubblico che non vedrà mai la metro due. Già tanto che non chiudano la metro 1 ad agosto; salone dell'Auto in pieno centro. Uno schiaffo sonoro alla necessità di cambiamento, una città che non riesce ad abbandonare la celebrazione dell'automobile, nonostante l'urgenza che abbiamo.
Una città che non vuole, per scelta, pensare al futuro, alla visione per un domani migliore, per la salute e la sicurezza di tutti. Il mondo dell'informazione, molti politici, assessori parlano Torino città dell'innovazione, del tennis, del verde, del cinema. Una narrazione che cercano di propinarci tutti i giorni, un'impalcatura quotidiana, insomma: str......te.
Sappiamo benissimo che Torino non sia altro che sperimentazione di repressione del dissenso. Torino apoteosi del consumo di suolo, Torino capitale del greenwashing Torino maglia nera dello smog, Torino capitale della disoccupazione giovani, dei salotti ottocenteschi.
Qui continuano a germogliare, nonostante tutto, i semi di una lotta dal basso".
Laura, attivista:
"E' un progetto che interesserà un'area naturale. Per questo parco non si è fatto un piano di gestione e questo ha fatto si che molte cose sono lasciate ancora in una vaghezza troppo ampia, anche se esistono già alcuni censimenti su flora e fauna. Noi ci siamo opposti contro il progetto del Comune e ora stiamo seguendo il lavoro".