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Costringono il compagno a tagliare un cavo dell’Enel: tragedia sfiorata

Tutto ben premeditato: si sono procurati delle forbici adatte e hanno portato il ragazzino dietro la chiesa.

Costringono il compagno a tagliare un cavo dell’Enel: tragedia sfiorata
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Molto, troppo spesso oggi si sente parlare di episodi di bullismo che vedono protagonisti dei giovanissimi.
Non passa giorno infatti che giornali e televisioni non riportino un episodio in cui bambini o ragazzi vengono presi di mira da un gruppo di coetanei e si lasciando andare ad insulti o anche a «dispetti» a volte anche «pesanti». Come riporta PrimaChivasso.it 

Costringono il compagno a tagliare un cavo dell’Enel

Questa volta un atto di bullismo si è verificato a Brusasco, in provincia di Torino,  in una giornata come tante dove, un gruppo di ragazzini si apparta, senza dare troppo nell’occhio e compie così «una violenza» ai danni di un coetaneo. E’ proprio la mamma di questo giovane che, qualche giorno dopo il fatto, riporta sui social l’accaduto:
«Quante volte sentiamo per tv fatti sconcertanti... vittime di bullismo, ragazzi troppo fragili emotivamente per potersi difendere.
Ma non serve la tv, oggi non serve guardare troppo la televisione perché proprio nel nostro bel paese un ragazzo è stato minacciato da altri ragazzini e costretto a tagliare dei fili della luce invece di entrare a scuola. Alcuni compagni di scuola hanno ben pensato di costringere un ragazzo troppo spaventato per dire «no».
Tutto ben premeditato: si sono procurati delle forbici adatte e l’hanno portato dietro la chiesa.
Qualcuno da lassù per fortuna ha messo una mano su questo ragazzo che invece di tagliare il filo della 380 della centralina Enel ha tagliato quello della terra.
Oggi potevo ritrovarmi a piangere lacrime amare...».

Sarebbe potuto succedere l'irreparabile

Uno sfogo quello di questa mamma portato dalla rabbia, ma anche dalla delusione di sapere che dei ragazzi che dovrebbero essere amici di suo figlio lo hanno invece indotto a compiere un gesto che si sarebbe potuto trasformare anche in tragedia. I ragazzi, infatti, che erano nei pressi della scuola si sono recati dietro la chiesa di San Pietro Apostolo dove qui avrebbero costretto un loro coetaneo a tagliare un cavo dell’Enel. Un errore, un caso fortuito non si sa cosa sia capitato, ma sta di fatto che il giovane ha sbagliato cavo e tagliando la terra non ha avuto conseguenze che sarebbero potuto essere invece letali per se stesso.
«Mi dispiace veramente molto, è vergognoso e ormai gli atti di bullismo sono diventati all’ordine del giorno, ma non è corretto tutto ciò. - dice la mamma del ragazzino che è stata contattata telefonicamente - Dopo alcuni giorni dall’episodio mi sono recata dai Carabinieri, ma i ragazzi sono troppo giovani per una denuncia e quindi sono tornata a casa sconsolata.
E’ un segno evidente di maleducazione e bullismo questo e credo che questi soggetti debbano essere seguiti e aiutati. Mi dispiace terribilmente di quanto è accaduto, ma sarebbe potuto davvero succedere l’irreparabile».

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