Corso Belgio, i residenti bloccano i lavori di abbattimento degli 'aceri negundi'
I manifestanti: "Queste piante non si toccano. Non sono malate"
Verso la metà di maggio è iniziata la protesta dei residenti del quartiere Vanchiglia e in particolare di quelli di corso Belgio, a Torino, contro il taglio dei 269 "aceri negundi" (o acero americano), che da ben 70 lunghi anni (l’alberata risale infatti al 1949) ombreggiano e ripurificano l'aria di uno dei viali più trafficati del capoluogo.
Il "perchè" della protesta
L'ira dei residenti è scoppiata non appena è apparso un comunicato stampa sui canali web del Comune di Torino sul "progetto di riqualificazione" del viale che prevede l'abbattimento degli storici alberi per rifare le pavimentazioni e sostituire le piante con il Pyrus Calleryana ‘Chanticleer’ (o pero ornamentale) specie che fa molta meno ombra rispetto agli aceri negundi. In poche settimane sono state raccolte oltre 3.700 firme su Change.org per salvare, appunto, gli alberi presenti.
Questa mattina, lunedì 26 giugno 2023, sarebbero dovuti partire i lavori di abbattimento ma la "resistenza verde" (così definita sul gruppo Facebook "Salviamo gli alberi di corso Belgio - Salviamo gli alberi di Torino" ) da parte di molti cittadini residenti, ha spinto gli operai ad arrendersi e ad andare via.
Una vittoria, seppur momentanea, che dimostra quanto gli abitanti siano attenti al verde urbano, strumento sempre più essenziale nella lotta all'inquinamento atmosferico e al cambiamento climatico che mostra gli effetti anche a queste latitudini.
La protesta "ambientalista" di corso Belgio si somma alle altre proteste in corso in città, in difesa: dei "prati di zona Parella" (dove si volevano costruire nuovi edifici), del Parco della Pellerina (dove è attualmente in cantiere l'ipotesi di costuire il nuovo ospedale della zona nord) e del Parco del Mesino (qui il Comune vorrebbe attuare un progetto del Pnrr).