TORINO

Corso Belgio: consegnate oltre mille firme per la petizione che chiede di ripristinare almeno 120 alberi mancanti

Il Comitato: "Abbiamo presentato anche oltre 2.500 firme per la delibera del coordinamento del verde per vietare gli abbattimenti di alberi sani"

Corso Belgio: consegnate oltre mille firme per la petizione che chiede di ripristinare almeno 120 alberi mancanti
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Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni Ambientaliste per la Tutela e la Progettazione del Verde ha consegnato 2.356 (+220 online) firme di residenti a Torino raccolte su moduli cartacei per la delibera di iniziativa popolare che prevede la modifica dell’attuale art. 45 “Rinnovo delle alberate” del Regolamento (n. 317) del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino, eliminando la possibilità di abbattere un intero viale anche se contiene esemplari non a rischio di crollo.

Le millecinquecento firme necessarie sono state quindi superate abbondantemente.

Ripristino alberi

Sono consegnate oltre mille firme per la petizione che chiede di ripristinare almeno 120 alberi mancanti in corso Belgio.

La partecipazione dei comitati

Al presidio e alla successiva conferenza stampa hanno partecipato altri Comitati della rete Resistenza Verde, tra i quali il Comitato Acqua Pubblica Torino, che attende da quasi due anni che il Consiglio Comunale discuta la proposta di delibera di iniziativa popolare contro gli sprechi idrici. Ciò si aggiunge al rigetto di due istanze di referendum del Comitato Salviamo la Pellerina contro l’edificazione del nuovo ospedale Maria Vittoria nel parco Carrara.

Il Comitato fa sapere:

"In sostanza, oltre che per la devastazione e la mercificazione del verde pubblico, l’Amministrazione in carica si sta distinguendo anche per la negazione dei diritti di partecipazione: non solo chi manifesta pacificamente contro i progetti della Giunta viene identificato dalle forze dell’ordine, multato e addirittura indagato, ma anche chi sceglie le forme di partecipazione più asettiche e formali, espressamente previste dal Regolamento n. 297 della Città di Torino, viene sprezzantemente ignorato.

La negazione della partecipazione è simmetrica alla cessazione della rappresentanza: si possono ancora dire nostri rappresentanti coloro che ignorano sistematicamente le istanze dei cittadini? E non parliamo soltanto, come avvenuto con la nostra precedente petizione, del Sindaco e degli Assessori, ma anche dei consiglieri comunali cui sono rivolte petizioni, delibere, istanze di referendum. Pertanto considereremo la condotta del Consiglio comunale rispetto alla petizione e alla delibera per cui si sono presentate oggi le firme anche come una cartina di tornasole definitiva sullo stato della democrazia nella nostra città sotto il governo dell’attuale Amministrazione".

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