TORINO

Calano reati e omicidi nel capoluogo piemontese

Tra i delitti commessi, circa l'80% sono reati contro il patrimonio, circa il 6% reati contro la persona, mentre gli altri rappresentano il 15% del totale

Calano reati e omicidi nel capoluogo piemontese
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Diminuiscono i reati in provincia di Torino, che al 20 dicembre 2022 sono stati 108.459, tremila in meno rispetto all'anno precedente.

80% i reati commessi contro il patrimonio

Tra i delitti commessi, circa l'80% sono reati contro il patrimonio, circa il 6% reati contro la persona, mentre gli altri rappresentano il 15% del totale.

Emerge dai dati di fine anno, presentati stamattina alla Questura di Torino e illustrati dal questore, Vincenzo Ciarambino. Si registra un netto calo degli omicidi volontari (-73,68% rispetto al 2021), mentre aumentano le violenze sessuali (+33%) e gli atti sessuali con minorenni (+22%).

Crescono gli omicidi colposi

Secondo i numeri raccolti crescono il numero degli omicidi colposi (+11,54%) e i casi di lesioni dolose (+9,47%) e tentati omicidi (+22%). Diminuiscono le minacce (-12%) e lo sfruttamento della prostituzione (-6,45%). Aumentano le rapine (+22,5%), mentre calano le truffe informatiche (-16%). Nel 2022 si sono registrati più scippi (+53%) e borseggi (+21%), mentre si riducono i furti sulle auto in sosta (-17%) e quelli negli appartamenti (-8,5%). Cala infine il numero di arresti (-14%) con il 9% in più di denunce in stato di libertà. Sempre per quanto riguarda le rapine quelle in banca sono state tre (sei l'anno precedente. Aumentano quelle agli uffici postali (+33%) e commesse nelle vie pubbliche (+27,5%). Nel 2022, in provincia di Torino, la polizia ha sequestrato circa 345 chilogrammi di cannabinoidi, oltre il 90% in meno rispetto al 2021. Diminuisce anche il sequestro di cocaina (-54%) mentre aumenta quello di eroina (130%) e, soprattutto, droga sintetica (-706%).

"Il dato in calo dei reati - ha spiegato il questore di Torino, Vincenzo Ciarambino - non deve soddisfarci, in tutte le periferie è ancora forte il sentimento dell'insicurezza - ha evidenziato il questore -. Le periferie vanno coltivate e seguite, vanno pianificato progetti decennali che puntino al ripristino delle condizioni essenziali, penso all'illuminazione, alle aree verdi". Sul fenomeno baby gang (che riguardano minorenni) e delle gang giovanili il questore ha sottolineato che "le gang ci sono, da qualche anno si sono fatte vive e meritano la nostra massima attenzione".

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