Botte e umiliazioni dal marito 80enne che diffonde anche sue foto intime: salva grazie a una telefonata
Gli scatti erano stati fatti girare tra amici e parenti
Maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, sono pesanti le accuse per cui si trova a processo a Torino un anziano signore di ottant'anni.
Violenze e umiliazioni
Ma accanto alle violenze, la moglie, una cinquantenne di origini marocchine, subisce anche continue umiliazioni, viene limitata nei movimenti, controllata e insultata, non solo: viene fotografata a sua insaputa in momenti intimi e le foto vengono girate tra amici e parenti con il solo scopo di denigrarla.
Ogni ritorno a casa dal lavoro è un incubo non sapendo come verrà accolta. Nel 2017 uno scatto d'ira del maritoconvince la cinquantenne a chiamare la volontaria di un'associazione che aiuta le donne in difficoltà.
E' la sua salvezza: immediatamente si mette in moto una catena umana per salvarla e la volontaria che all'epoca dei fatti aveva chiamato i carabinieri salvandole la vita ieri, 22 ottobre 2024, è stata sentita in tribunale come testimone.
Un finale che può essere di speranza
La storia emersa nell'aula del Palazzo di Giustizia torinese racconta di una quotidianità vissuta nella paura e di un primo tentativo di denuncia poi ritirata per paura di ripercussioni.
Una storia forse come tante, ma dal finale che può essere una speranza per tante: la vittima oggi si sta separando dall'ex e vive con un'amica. Fondamentale quella telefonata alla volontaria e l'aiuto di tante persone che si sono messe in moto per non lasciarla da sola.
Un finale ben diverso da quello di Roua Nabi, uccisa a coltellate dal suo ex davanti alla porta di casa, dimostrazione di come molte donne, oltre ad essere vittime dei loro mariti e compagni, sono vittime di un isolamento sociale. Telefonare alla polizia o ai carabinieri può rappresentare uno scoglio psicologico per alcune, ecco perché esiste il Telefono Rosa che aiuta gratuitamente chi ha bisogno con competenze professionale i vari campi (legale, psicologico, sociale) ecco come si può contattare l'associazione:
Centro Antiviolenza e di Orientamento per i Diritti delle Donne
011.530666 – 011.5628314
in Via Assietta 13/A a Torino
Lunedì dalle 09:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 19:00
Dal Martedì al Venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 18:00
email: telefonorosa@mandragola.com
In orario serale
Presenza Amica – Stazione di Torino Porta Nuova presso il binario 20 dal lunedì al venerdì dalle 19.30 alle 23.00
Tel. 327.3275692