Bisca clandestina cinese in Barriera: si giocava a mahjong
La Polizia ha fatto irruzione e smantellato i tavoli. Le puntate erano però assolutamente modeste: 90 euro in tutto.
Bisca clandestina cinese smantellata dalla Polizia: all'interno i partecipanti si sfidavano a mahjong, un gioco inventato in Cina circa duecento anni fa e che si è ormai diffuso in tutto il mondo. Si può però giocarci dei soldi (e molti anche) perché è possibile mettere in palio denaro sulle partite e quindi diventa automaticamente illegale. Gli agenti del Commissariato Barriera di Milano sono su questa pista da inizio luglio quando è arrivata una "soffiata" per una casa adibita a luogo dove praticare il gioco d’azzardo, con ingresso riservato a cittadini di origine cinese.
Bisca clandestina cinese in Barriera: si giocava a mahjong
Nel corso dell’attività info-investigativa avvenuta pochi giorni dopo, i poliziotti hanno perlustrato dall’esterno l’appartamento segnalato, notando le gelosie delle finestre serrate ma potendo udire distintamente una serie di rumori inconfondibili: dadi lanciati che rimbalzavano, fiches mischiate compulsivamente come si fa ai tavoli da poker, commenti e imprecazioni seppur sottovoce... Tutto quadrava con i sospetti: là dentro si giocava d'azzardo.
Quello stesso giorno, nella tarda serata, i poliziotti hanno fatto accesso nell’abitazione, sorprendendo quattro persone sedute intorno ad un tavolo da gioco, intente a giocare a questo gioco d’azzardo (il più diffuso tra i componenti della comunità cinese). Gli agenti hanno sequestrato 288 tessere, esattamente quelle previste dalla regola del gioco, e denaro contante contenuto all’interno di alcune ciotole posizionate intorno al tavolo, per un totale di 90 euro. Niente di particolarmente esagerato, dunque: ciascun partecipante ha messo una ventina di euro per giocare e alla fine il vincitore avrebbe intascato il gruzzoletto. Ma la legge è legge: in Italia si può giocare d'azzardo solo se lo Stato ha la sua... "fetta di tornaconto". Quindi, la bisca in questione risultava illegale.
Nella stanza attigua è stata riscontrata la presenza di un altro tavolo da gioco, allestito come il precedente. Inoltre, gli operatori, osservando una serie di post-it presenti sui muri, intuivano come precedentemente fossero installati una serie di dispositivi per il gioco online a disposizione dei clienti della casa. All’interno di un terzo vano, gli agenti hanno scoperto del mobilio vario accatastato, verosimilmente proveniente dalle altre stanze, svuotate per far posto ai tavoli da gioco. In un uno degli armadi è stato trovato un taccuino dove erano state annotate una serie di vincite.
L’ultima camera era stata adibita a punto di ristoro, con prodotti di vario genere per rifocillarsi.
Uno degli astanti è stato perquisito personalmente: aveva addosso circa 400 euro, un promemoria con segnate coordinate bancarie di un conto corrente ed uno smartphone, nella cui galleria è stato individuato numeroso materiale a testimonianza dell’attività clandestina. Le persone identificate all’interno dell’alloggio sono state denunciate per partecipazione a gioco d’azzardo mentre il quinto individuo, il “gestore” della bisca clandestina cinese, è stato denunciato per apertura e gestione di casa da gioco d’azzardo clandestina secondo l'articolo 718 del Codice Penale (rischia fino a 6 mesi di carcere più una multa di 200 euro).
Questo dunque lo stato dei fatti relativamente alla bisca clandestina cinese scoperta dalla Polizia in Barriera di Milano.