Lotta al Covid

Aumentano i centri vaccinali in Piemonte: nuovi punti a Pinerolo, Grugliasco e Rivoli

Le nuove strutture dell'AslTo3 sono entrate in funzione in questi giorni di festività.

Aumentano i centri vaccinali in Piemonte: nuovi punti a Pinerolo, Grugliasco e Rivoli
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Continua la campagna di vaccinazione in Piemonte. E per velocizzare le somministrazioni sono sempre più i centri vaccinali attivati nella regione. Gli ultimi in ordine di tempo, attivati dall'AslTo3 sono quelli di Pinerolo presso la Scuola Federale di Cavalleria ad Abbadia Alpina, quello presso il museo di Rivoli ed anche al Parco culturale "Le Serre" di Grugliasco.

Centro vaccinale alla Scuola Cavalleria di Abbadia Alpina

Sono iniziate nella mattinata di Pasquetta, il 5 aprile 2021, le prime vaccinazioni nel nuovo centro vaccinale presso la Scuola di Cavalleria di Abbadia Alpina di Pinerolo. Nel centro, le linee vaccinali attivate sono dieci anche se attualmente quelle operative sono cinque.

Anche a Grugliasco

Sono iniziate invece, domenica 4 aprile 2021, giornata di Pasqua, le vaccinazioni anticovid nella nuova sede di Grugliasco, individuata presso il Parco culturale "Le Serre" di via Tiziano Lanza 31, nella struttura "La Nave", già sperimentata in precedenza quale sede vaccinale antinfluenzale.

La struttura, concessa anche questa in comodato d’uso gratuito da parte del Comune, aprirà 7 giorni su 7 dalle 11 alle 18 (prefestivi e festivi dalle 9 alle 16) e permetterà di raddoppiare il numero giornaliero delle vaccinazioni attualmente effettuate a Grugliasco.

La struttura, già utilizzata in forma sperimentale per il piano vaccinale antinfluenzale, è in grado di ospitare comodamente 5 linee contemporaneamente, garantendo spazi e assenza di barriere architettoniche.

Al Museo di Rivoli

L’ Arte cura, si sa da sempre, e infatti già a metà ‘800 Dostoevskij faceva dire al Principe Myskin che “la bellezza salverà il mondo”. Per cui, forti degli insegnamenti storici, al museo di Rivoli è stato attivato il progetto pilota chiamato L’arte cura per le vaccinazioni anticovid 19. Il progetto vede la collaborazione tra Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Città di Rivoli e l’ASL TO3 e prevede di destinare alcuni spazi del Museo, in particolare il terzo piano, a sede per le vaccinazioni anticovid:

«L’enorme galleria al terzo piano del Castello di Rivoli di oltre metri quadrati offre uno spazio ampio e sicuro anche per una sala d’attesa socialmente distanziata, nonché cabine per i vaccini ed una comoda area di monitoraggio post-vaccinazione», afferma una nota del museo.

Terapie intensive piene

Serve infatti correre con le vaccinazioni. Dagli ospedali infatti non arrivano notizie incoraggianti. E dopo gli allarmi lanciati dagli ospedali torinesi anche la terapia intensiva dell'ospedale di Rivoli è satura. In epoca pre Covid in questa struttura, diretta dal dottor Michele Grio, vi erano quattro posti di terapia intensiva, ora sono 13 e sono praticamente, sempre tutti occupati.

Mutato anche il quadro clinico dei pazienti nelle tre ondate: "Nella prima ondata prevaleva il quadro di tromboembolia polmonare, riferisce il dottor Grio. Nella seconda ondata abbiamo avuto dei quadri un po' più sfumati con la comparsa anche degli infarti intestinali. La terza invece ha un quadro polmonare peggiore, in cui i polmoni sono di una consistenza tipo carta velina e prevalgono gli pneumotoraci e pneumomediastini, quindi troviamo aria intorno al cuore e intorno ai polmoni".

E anche l'età dei pazienti è diminuita:

"All'inizio vedevamo più uomini che donne, adesso vediamo sia uomini che donne. Prima vedevamo pazienti più anziani ora anche giovani e molto molto giovani. Tutti presentano insufficienza respiratoria grave con un consolidamento del polmone e la trasformazione del tessuto polmonare in quello che assomiglia sempre di più a un mattone".

Ma come poterne uscire? "La soluzione può essere solo la vaccinazione -conclude Grio- dando il giusto rilievo alla campagna vaccinale, che deve essere massiccia".

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