Atti intimidatori alla sede UGL: l'assessore al lavoro esprime la sua solidarietà al sindacato
Attaccata la sede torinese: "Un atto inqualificabile".
Attaccata la sede torinese: "Un atto inqualificabile".
Atti intimidatori alla sede UGL
Gli episodi di intimidazione risalgono ad pochi giorni fa, quando alcuni rider in bicicletta si sono riuniti davanti alla sede del sindacato di via Sacchi imbrattando i muri esterni della struttura ed appendendo illegalmente striscioni. I rider hanno poi cercato di entrare negli uffici UGL (Unione Generale del Lavoro).
La protesta dei lavoratori trae origine dalla contrarietà verso l'accordo nazionale siglato tra Ugl e Assodelivery: nonostante teoricamente questo accordo vada a vantaggio dei rider, il fatto che rimangano lavoratori autonomi e non subordinati non è piaciuto affatto ai diretti interessati, i quali hanno deciso di manifestare (anche se, probabilmente, nel modo sbagliato).
La denuncia di UGL:
Secondo grave atto intimidatorio ad una nostra sede Regionale, questa volta in Piemonte a Torino in Via Sacchi 43, nel tardo pomeriggio di oggi.
Un gesto gravissimo di vandalismo e violenza politica, per cui chiediamo solidarietà da parte del Governo, delle Istituzioni del territorio e delle altre parti sociali.
Esprimiamo lo sdegno personale di molti Riders, che sicuramente non si rispecchiano in questo atteggiamento vergognoso. Gli uffici sono stati violati, con grande spavento dei dirigenti sindacali presenti che si sono barricati all’interno, mentre fuori decine di persone inveivano con cori e fischi, lasciando dei teli sulle porte con scritte denigratorie.
Non ci fermeranno nel sostenere sempre con più forza il CCNL Rider nato per difendere e salvaguardare i diritti dei lavoratori del settore. Il 'Lavoro cambia' e l’UGL, quale Organizzazione Sindacale aperta al confronto e al rinnovamento, si adegua e ricerca soluzioni in merito per il bene assoluto dei lavoratori.
https://www.facebook.com/uglcomunicazionipiemonte.altervista.org/posts/3243511085730030
La solidarietà dell'assessore regionale al lavoro a Ugl
L’assessore regionale al Lavoro Chiorino Elena ha visitato, questa mattina, la sede torinese dell’Ugl. La motivazione alla base della protesta dei rider pare una motivazione che, a fronte del precedente assoluto vuoto normativo che interessava la categoria, non può di certo giustificare una reazione violenta (peraltro mai tollerabile), quando al contrario - a rigor di logica - i fattorini dovrebbero festeggiare per l’importantissimo passo avanti rappresentato dall’accordo siglato da Ugl. Vero è che qualunque contratto può essere sempre migliorato, ma è altrettanto vero che sono state poste finalmente delle basi sulle quali poter ulteriormente lavorare.
"Atto inqualificabile"
Amareggiato il commento del Segretario regionale di Ugl, Armando Murella, che ha sottolineato come l’ennesima aggressione subita rappresenti un atto inqualificabile, probabilmente fomentato da una minoranza violenta che addirittura, in alcuni casi, non ha nemmeno a che fare con chi davvero lavora in questo settore. Il Segretario ha ricordato che l’accordo prevede un compenso minimo di 10 euro all’ora, una copertura assicurativa, e la retribuzione di 7 euro all’ora anche quando i lavoratori si mettono a disposizione ma non ricevono chiamate. Molto importante è anche la garanzia di essere forniti di adeguato equipaggiamento di sicurezza. Il contratto, poi, è stato sottoscritto con la più importante delle associazioni di categoria, che rappresenta circa il 90 per cento delle aziende che gestiscono i fattorini del cibo a domicilio.
https://www.facebook.com/chiorinoelena/posts/685392022334765
Solidarietà al sindacato
L’assessore regionale al Lavoro, esprimendo tutta la sua solidarietà al sindacato, ha duramente stigmatizzato l’accaduto - definendolo inaccettabile e intollerabile - elogiando, al contempo, l’impegno di Ugl per giungere a questo importante contratto. Ricordando altresì che già lo scorso anno la Regione - e in particolare l’assessorato al Lavoro - si era impegnata a sostenere questa categoria per l’ottenimento dei diritti necessari per svolgere il proprio impiego con tutte le garanzie necessarie, ma soprattutto con la dovuta dignità.
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