TORINO

Askatasuna, continua lo scontro tra i sindacati di polizia e l'amministrazione Lo Russo

I sindacati di Polizia: "Il sindaco dica chiaramente da che parte sta''

Askatasuna, continua lo scontro tra i sindacati di polizia e l'amministrazione Lo Russo
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Continua lo scontro tra i sindacati di Polizia e l'amministrazione Lo Russo sul centro sociale Askatasuna di Torino, soprattutto dopo il corteo pro-Palestina, che si è svolto, nella giornata di martedì 13 febbraio 2024, davanti al Centro di Produzione Rai di via Verdi, che ha provocato feriti e contusi tra manifestanti e Forze dell'ordine.

La legalizzazione del centro sociale

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo (PD), tra la fine di gennaio e l'inizio del mese in corso ha fatto sapere tramite comunicati e in Consiglio comunale che intende "legalizzare" il centro sociale di corso Regina Margherita, innescando la reazione di molti esponenti della destra sia locali che a livello nazionale e i sindacati di Polizia .

Il ministro Piantedosi: "Subito le verifiche del caso"

Ad inizio febbraio, subito dopo la pubblicazione della notizia sui giornali della volontà della giunta Lo Russo di rendere permanente il centro Askatasuna, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiese al Prefetto di Torino di fare tutte le verifiche del caso per comprendere eventuali irregolarità.

"Subito le verifiche del caso. Credo sia opportuno che gli atti prodotti dalla giunta comunale vengano innanzitutto letti".

I sindacati di Polizia: "Il sindaco dica chiaramente da che parte sta''

"Ennesima manifestazione di piazza, con Askatasuna in prima linea ed ennesima aggressione violenta alle forze dell'ordine. Il sindaco dica chiaramente da che parte sta. 'Mentre i sindacati di Polizia attendono di incontrare il sindaco per svelare le ombre della co-progettazione prevista per l'immobile di Corso Regina sede di Askatasuna, constatano, senza alcun stupore, come il segnale di distensione che il primo cittadino di Torino, lanciato i giorni scorsi sia caduto nel nulla e completamente inascoltato. Appare incredibile come qualcuno riesca ancora a trovare il coraggio di raccontare ai cittadini che il centro sociale Askatasuna si occupa di cultura e di problemi sociali''

“La violenza di ieri a Torino, durante la quale sono rimasti feriti 4 carabinieri e 3 poliziotti, è stata particolarmente intensa. Non è accettabile continuare a subire come se non ci fosse un domani. Noi siamo per il libero pensiero, ma nel rispetto delle regole e delle leggi”.

Lo dichiara, in una nota, Leonardo Silvestri, Segretario Generale Piemonte per l’USIC Piemonte e Valle D'Aosta che si rivolge direttamente a Stefano Lo Russo, primo cittadino del capoluogo piemontese:

“Egregio Signor Sindaco di Torino, le chiediamo se è sempre convinto che il centro sociale Askatasuna sia ‘un bene comune’ che si occupa di cultura e problemi sociali. I fatti accaduti mettono in rilievo solo la violenza perpetrata nei confronti degli operatori di Polizia chiamati al rispetto della legalità. Il nostro dovere è quello di tutelare i diritti sanciti dalla Costituzione Italiana, ma non possiamo tollerare simili comportamenti che mettono a repentaglio l’incolumità di tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine. Occorre che vengano presi seri e decisi provvedimenti contro chi compie questi gesti criminali e deplorevoli nei confronti degli appartenenti alle forze di polizia”. Il Segretario USIC Piemonte poi aggiunge: “Chiediamo al Governo l'inasprimento delle pene per le aggressioni contro le forze dell’ordine".
Silvestri, nell’esprimere gli “auguri di pronta guarigione ai colleghi rimasti feriti durante il servizio di Ordine Pubblico in protezione dello stabile della Rai”, ringrazia “tutti gli uomini e le donne che ogni giorno garantiscono la sicurezza dei cittadini torinesi (i suoi cittadini), anteponendo alla propria incolumità”.

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