Arresti per eroina, cocaina e crack: in manette due africani
Fra i soldi sequestrati agli spacciatori anche molte monetine, segno che i tossici fanno acquisti rubacchiando ed elemosinando.
Ancora arresti per droga: in manette sono finiti due africani colpevoli di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Martedì scorso, transitando su Corso Giulio Cesare, i poliziotti hanno notato due soggetti appartarsi con una terza persona.
Dopo una serie di saluti e convenevoli, è avvenuto lo scambio tra denaro e sostanza stupefacente. Pochi istanti e i tre si sono divisi ciascuno per la propria strada. Il pusher, un senegalese di 47 anni, raggiunge allora un altro individuo, sempre africano ma nato in Mali, di 35 anni. Dopo averlo salutato, gli passa le banconote appena ricevute per la cessione dello stupefacente.
Entrambi vengono fermati dagli operatori e controllati. Nel perquisire uno dei due africani vengono rinvenuti 13 involucri di cocaina, nove ovuli di eroina ed un fazzoletto di carta contenente cinque dosi di crack sfuso. Inoltre, nella tasca del giubbotto, l’uomo aveva occultato ben sei telefonini cellullari e 115 euro in contanti.
Altro denaro contante era invece nel portafoglio del suo compare, 220 euro in tutto, provento dell’attività di spaccio.
Entrambi clandestini sul territorio nazionale, oltre che inottemperanti all’ordine della Questura di lasciare il paese e con pure piccoli precedenti penali, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio. Inoltre, il senegalese è stato anche denunciato per ricettazione. Restano da notare due dettagli a margine: la grande pericolosità (meglio sempre ripeterlo) di droghe pesanti come eroina e crack; e poi la presenza di monetine fra i soldi confiscati (significa che molti tossici fanno la questua o rubacchiano spiccioli pur di riuscire a drogarsi).
Sono comunque finiti agli arresti per droga questi due spacciatori africani.