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Arrestato latitante: diventava "amico"delle anziane vittime per farsi dare tutti i loro risparmi

Offese e insulti, fino alle minacce di fare male ai nipotini per avere tutti i risparmi di una donna di 79 anni.

Arrestato latitante: diventava "amico"delle anziane vittime per farsi dare tutti i loro risparmi
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Era ricercato da settimane: M.E., rumeno del ’77, era stato condannato con sentenza definitiva e su di lui pendeva un mandato di cattura, ma era introvabile.

Le  vittime

Sapeva di dover scontare oltre 3 anni di carcere per circonvenzione d’incapaci, aggravata e continuata, e aveva fatto perdere le sue tracce da tempo, trasferendosi in un’altra regione. Le sue vittime erano sempre le stesse: persone anziane, fragili emotivamente, benestanti. Una di loro, di 79 anni, provata fisicamente e psicologicamente da una serie di lutti in famiglia, era stata “agganciata” dall’uomo, inquilino di un suo alloggio nel quartiere Mirafiori. Prima se l’era fatta amica, la ospitava a casa, le raccontava della sua famiglia; in un’occasione le aveva fatto conoscere la fidanzata. Intanto, non solo non pagava le rate dell’affitto, ma con  varie scuse si faceva prestare soldi dall’anziana, sempre di più, e con metodi prima gentili, poi sempre più insistenti.

 

"Empatia" tra carnefice e vittima

La vittima, inizialmente, fidandosi dell’uomo e quasi intenerita dalle sue tristi vicende familiari (tutte ovviamente inventate), lo aiutava con somme sempre più elevate. Quando, però, sono iniziati i dubbi della signora, il cittadino rumeno ha iniziato a offenderla e insultarla, minacciando di prenderla a schiaffi se non gli avesse più consegnato denaro. Dalle parole è passato poi ai fatti: sono iniziate le percosse, e infine le minacce più preoccupanti per la donna, quelle di fare del male ai nipotini. E così la povera signora, ormai terrorizzata, continuava a versare al rumeno cifre sempre più elevate, fino ad azzerare il suo conto in banca. Tutti i suoi risparmi, quasi 100.000 euro, erano spariti, tanto che la donna era costretta a chiedere piccole somme per mangiare alle figlie. Queste, insospettite, hanno controllato il conto della madre, scoprendo tutto. Da qui indagini e processo, che si conclude in breve tempo con la condanna a 3 anni e 2 mesi. Ma il rumeno fa perdere le sue tracce.

Fine della storia

Questo fino alla giornata di ieri, quando la pattuglia del commissariato Mirafiori, che lo cercava da giorni, monitorando i profili social dell’uomo e stampando una sua foto recente, fa il giro della zona che lui in passato frequentava, nei pressi degli ultimi indirizzi noti. L’uomo si trova in città per incontrare dei parenti in occasione delle festività natalizie. Da alcuni vicini, le prime informazioni utili. I poliziotti lo trovano, dopo vari tentativi, in un appartamento al settimo piano di Corso Orbassano. Stavolta il malfattore sconterà definitivamente la sua pena.

 

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