Arrestato in Montenegro Gian Luca Rossignolo: a suo carico più sentenze di condanna
E' ritenuto responsabile del reato di bancarotta fraudolenta della De Tomaso automobili s.p.a che nel 2010 acquisto la Pininfarina di Gruglasco
Gian Luca Rossignolo è stato arrestato, oggi 22 maggio 2024, in Montenegro, a Podgorica, dove era latitante. Il provvedimento di cattura era stato emesso dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Torino, dopo la sentenza d'appello del 2021.
L'arresto
Rossignolo era stato condannato per bancarotta a otto anni di reclusione per il crack della De Tomaso, fallita nel 2012. Per rintracciarlo, sono stati attivati i canali di cooperazione internazionale di polizia, al momento dell'identificazione, l'imprenditore ha esibito documenti falsi. Ora è in carcere in Montenegro in attesa delle procedure per l'estradizione.
Il crack della De Tomaso automobili s.p.a
Gian Luigi Rossignolo è stato ritenuto responsabile de fallimento della società automobilistica De Tomaso automobili s.p.a., che aveva tentato di rilanciare nel 2010 acquisendo lo stabilimento della Pininfarina di Grugliasco. Un'iniziativa per la quale ricevette finanziamenti indebiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana per una somma complessiva di oltre 10 milioni, poi scomparsi nel nulla nonostante dovessero servire alla formazione dei dipendenti e all'allestimento delle linee produttive. Nel fallimento, restarono coinvolti quasi mille lavoratori, che dopo anni di cassa integrazione, furono licenziati restando senza lavoro.
Commercio di opere d'arte false
L'imprenditore è nei guai anche per aver commerciato opere d'arte contraffatteai danni della Josef & Anni Albers Foundation, fondazione artistica mirata a salvaguardare le opere dei maestri Albers nonché di opere dell'artista Piero Manzoni.