App Immuni: da oggi è attiva in tutto il Paese ECCO COME FUNZIONA
Tutte le informazioni utili per i cittadini.
Dopo la sperimentazione in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia da oggi, lunedì 15 giugno 1020, l’app Immuni è attiva in tutto il Paese.
Cosa è l’app Immuni
Immuni è un’app creata per aiutarci a combattere le epidemie, a partire da quella del COVID-19: (clicca qui per il sito ufficiale)
- L’app si propone di avvertire gli utenti potenzialmente contagiati il prima possibile, anche quando sono asintomatici.
- Questi utenti possono poi isolarsi per evitare di contagiare altri. Questo minimizza la diffusione del virus e, allo stesso tempo, velocizza il ritorno a una vita normale per la maggior parte della popolazione.
- Venendo informati tempestivamente, gli utenti possono anche contattare il proprio medico di medicina generale prima e ridurre così il rischio di complicanze
Come funziona
Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni mira ad avvertire gli utenti quando sono stati esposti a un utente potenzialmente contagioso.
Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. L’app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato identificativo dell’utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati.
Di seguito, una spiegazione semplificata di come funziona il sistema. Consideriamo l’esempio di Alice e Marco, due ipotetici utenti.
Una volta installata da Alice, l’app fa sì che il suo smartphone emetta continuativamente un segnale Bluetooth Low Energy che include un codice casuale. Lo stesso vale per Marco. Quando Alice si avvicina a Marco, gli smartphone dei due utenti registrano nella propria memoria il codice casuale dell’altro, tenendo quindi traccia di quel contatto. Registrano anche quanto è durato il contatto e a che distanza erano i due smartphone approssimativamente.
I codici sono generati del tutto casualmente, senza contenere alcuna informazione sul dispositivo o l’utente. Inoltre, sono modificati diverse volte ogni ora, in modo da proteggere ulteriormente la privacy degli utenti.
Supponiamo che, successivamente, Marco risulti positivo al SARS-CoV-2. Con l’aiuto di un operatore sanitario, Marco potrà caricare su un server delle chiavi crittografiche dalle quali è possibile derivare i suoi codici casuali.
Per ogni utente, l’app scarica periodicamente dal server le nuove chiavi crittografiche inviate dagli utenti che sono risultati positivi al virus. L’app usa queste chiavi per derivare i loro codici casuali e controlla se qualcuno di quei codici corrisponde a quelli registrati nella memoria dello smartphone nei giorni precedenti. In questo caso, l’app di Alice troverà il codice casuale di Marco, verificherà se la durata e la distanza del contatto siano state tali da aver potuto causare un contagio e, se sì, avvertirà Alice.
Come e dove scaricarla
Da dove puoi scaricare Immuni dipende dallo smartphone che usi. Non tutti i dispositivi sono supportati. Scegli la versione compatibile col tuo smartphone.
App Store
Puoi scaricare Immuni dall’App Store e usarla correttamente se il tuo iPhone ha iOS versione 13.5 o superiore. Aggiorna iOS all’ultima versione disponibile prima di effettuare lo scaricamento di Immuni.
I modelli di iPhone che supportano iOS 13.5 sono i seguenti: 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (2nd generation), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Plus, SE (1st generation). Purtroppo, non potrai usare Immuni se il tuo modello di iPhone non permette l’aggiornamento di iOS a una versione pari o superiore alla 13.5.
Google Play
Puoi scaricare Immuni da Google Play e usarla correttamente se il tuo smartphone Android verifica tutti e tre i seguenti requisiti:
- Bluetooth Low Energy
- Android versione 6 (Marshmallow, API 23) o superiore
- Google Play Services versione 20.18.13 o superiore
Aggiorna Android e Google Play Services all’ultima versione disponibile prima di effettuare lo scaricamento di Immuni.
Purtroppo, non potrai usare Immuni se il tuo modello di smartphone Android non ha il Bluetooth Low Energy o non permette l’aggiornamento di Android e di Google Play Services alle versioni minime indicate.
AppGallery
Stiamo lavorando per permettere di scaricare Immuni anche da AppGallery al più presto. Questo consentirà ai possessori di alcuni modelli di smartphone Huawei di usare Immuni.
L’app Immuni traccia gli spostamenti?
No. Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non raccoglie dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. Immuni non è in grado di sapere dove vai o chi incontri.
Come viene tutelata la privacy
Durante l’intero processo di design e sviluppo di Immuni, abbiamo posto grande attenzione sulla tutela della tua privacy.
Eccoti una lista di alcune delle misure con cui Immuni protegge i tuoi dati:
- L’app non raccoglie alcun dato che consentirebbe di risalire alla tua identità. Per esempio, non ti chiede e non è in grado di ottenere il tuo nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email.
- L’app non raccoglie alcun dato di geolocalizzazione, inclusi i dati del GPS. I tuoi spostamenti non sono tracciati in alcun modo.
- Il codice Bluetooth Low Energy trasmesso dall’app è generato in maniera casuale e non contiene alcuna informazione riguardo al tuo smartphone, né su di te. Inoltre, questo codice cambia svariate volte ogni ora, per tutelare ancora meglio la tua privacy.
- I dati salvati sul tuo smartphone sono cifrati.
- Le connessioni tra l’app e il server sono cifrate.
- Tutti i dati, siano essi salvati sul dispositivo o sul server, saranno cancellati non appena non saranno più necessari e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020.
- È il Ministero della Salute il soggetto che raccoglie i tuoi dati. I dati verranno usati solo per contenere l’epidemia del COVID-19 o per la ricerca scientifica.
- I dati sono salvati su server in Italia e gestiti da soggetti pubblici.
Il codice è open source?
Sì, il codice è open source e disponibile su GitHub. La licenza è la GNU Affero General Public License version 3.
Cosa succede se non è usata da un numero sufficiente di persone?
Più persone usano Immuni, più l’app può essere efficace. Infatti, maggiore è la diffusione di Immuni, più sono i potenziali contagiati che l’app riesce ad avvertire e che possono quindi isolarsi, aiutando a contenere l’epidemia e ad accelerare il ritorno alla normalità.
Tuttavia, anche se la diffusione di Immuni fosse limitata, l’app potrà comunque contribuire a rallentare l’epidemia, specialmente in combinazione alle altre misure implementate dal governo. Questo rallentamento, anche se minimo, ridurrà la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale, permettendo a più pazienti di ricevere cure appropriate e potenzialmente salvando molte vite. Nel frattempo, la ricerca scientifica avanza verso un possibile vaccino.
L’app Immuni fa diagnosi mediche?
Immuni non fa e non può fare diagnosi. Sulla base dello storico della tua esposizione a utenti potenzialmente contagiosi, Immuni elabora alcune raccomandazioni su come è necessario comportarsi. Ma l’app non è un dispositivo medico e non può in alcun caso sostituire un medico.