Brutale violenza

Anziano sequestrato, picchiato e rapinato in casa: dopo otto mesi arrestati i cinque responsabili

Si tratta di tre uomini e due donne residenti a Torino

Anziano sequestrato, picchiato e rapinato in casa: dopo otto mesi arrestati i cinque responsabili
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La Polizia di Stata esegue 5 misure cautelari in carcere nei confronti di tre uomini e due donne, ritenuti responsabili di sequestro di persona e rapina in casa.

Cinque arrestati per rapina

Nel corso della mattinata di mercoledì 8 febbraio 2023, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cinque persone, tre uomini e due donne, gravemente indiziate dei reati di sequestro di persona e di rapina in abitazione, reato commesso in data 6 giugno 2022 nei confronti di un anziano (classe 1938), residente a Torino.

Picchiato e derubato di tre orologi

In quella occasione, due uomini con i volti nascosti da passamontagna, dopo aver piccato violentemente il malcapitato, bloccandogli le mani con fascette da elettricista, si erano impossessati dell’orologio di pregio, che la vittima portava al polso, e di altri due orologi custoditi all’interno dell’abitazione dell’anziano, dandosi poi alla fuga.

Rotti naso e arcata dentale

La vittima, soccorsa  dopo circa due ore su segnalazione di un vicino di casa, che ne aveva udito i lamenti, era stata trovata esamine a terra ed immediatamente trasportata in ospedale, dove i sanitari avevano potuto riscontrare la frattura delle ossa nasali e la rottura dei denti dell’arcata inferiore. Il malcapitato era stato quindi ricoverato per diverse settimane prima presso la struttura ospedaliera e poi in una R.S.A. cittadina.

Le indagini

Le singolari modalità esecutive del crimine ed in particolare la circostanza che la porta d’ingresso dell’immobile non presentasse apparenti segni di forzatura hanno condotto sin da subito gli investigatori ad indirizzare le attenzioni nella cerchia di quanti potessero avere notizie sulle abitudini dell’anziano e sui beni in suo possesso, nonché verosimilmente disponessero di una copia delle sue chiavi di casa.

Una vendetta

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Torino, supportata dall’analisi di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati situati in prossimità dell’abitazione dell'anziano, che avevano effettivamente immortalato i due presunti esecutori materiali della rapina immediatamente prima e subito dopo il compimento dell’efferato delitto, nonchè da varia e articolata attività captativa, hanno condotto nei mesi a seguire all’identificazione di tre soggetti verso cui convergevano gravi indizi di essere gli autori della rapina, due quali esecutori materiali ed una quale mandante.

Quest’ultima risultata essere una conoscente della vittima, che avrebbe commissionato il gravissimo atto predatorio a causa dell’acredine maturata nel tempo nei confronti dell’anziano, per motivi economici.

I provvedimenti restrittivi

Al termine dell’attività d’indagine, il Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, recependo le risultanze della Squadra Mobile, sono stati emessi i provvedimenti di natura restrittiva.

Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari sono state svolte le perquisizioni delle abitazioni e dei luoghi nella disponibilità degli indagati, che hanno portato al rinvenimento di materiale e di documentazione utile ai fini investigativi e di riscontro.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

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