Sconcertante e assurdo

Anziana muore, i parenti aggrediscono due volontari della Cri: "Ci avete messo troppo"

"Il Comitato di Mappano si costituirà al fianco dei colleghi, in qualunque sede, perché queste inciviltà non si ripetano più".

Anziana muore, i parenti aggrediscono due volontari della Cri: "Ci avete messo troppo"
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Anziana muore, i parenti aggrediscono due volontari della Croce Rossa: "Ci avete messo troppo". E' la sconcertante vicenda accaduta ieri, domenica 31 luglio 2022, e raccontata da Prima Il Canavese.

Aggrediti dai parenti di un’anziana signora

Nella mattinata di domenica due volontari della Croce Rossa di Mappano sono stati aggrediti dai parenti di un anziana donna che stavano per soccorrere, e che poi è deceduta. Il racconto dell'accaduto è stato pubblicato sulla pagina social del Comitato di Mappano:

"Esprimiamo grande vicinanza a Filippo e Federica, due nostri volontari, che questa mattina sono stati ingiustamente e brutalmente aggrediti dai parenti di un’anziana signora che si stavano accingendo a soccorrere. L’aggressione inutile e ingiustificata ha per molti minuti ostacolato i soccorsi ritardando l’accesso all’abitazione e alla paziente che è poi stata prontamente soccorsa. Le motivazioni sono ovviamente futili e incomprensibili: “Arrivate da troppo lontano, e non c’è neppure un medico”, come se scegliessimo noi i servizi su cui intervenire".

"Non meritiamo tutto ciò"

"Filippo e Federica sono due volontari che come tanti altri, giorno e notte, donano il loro tempo, i loro weekend e giorni di riposo per soccorrere il prossimo - continuano  - forse non meritiamo un “grazie”, ma sicuramente non meritiamo di essere aggrediti, maltrattati e accusati di colpe non nostre".

Prosegue lo sfogo del gruppo che non si capacita di tale reazione e che esprime tutta la solidarietà ai due volontari aggrediti.

"Il nostro unico errore, forse, è continuare a voler aiutare un sistema sanitario che, da ormai troppo tempo, non sta più in piedi da solo e si poggia con troppo peso sul Volontariato. L’agitazione prima e il dolore poi, per un parente che sta male e che magari non ce la fa, non può giustificare un atto vile quanto inqualificabile che solo per fortuna non ha portato a conseguenze più gravi. Per questo motivo il Comitato si costituirà al fianco dei colleghi, in qualunque sede, perché queste inciviltà non si ripetano più".

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