Abitava a Bruino

Chi era Andrea, il volontario della Croce Rossa morto in ambulanza a soli 25 anni

Il tragico incidente stradale nella serata di lunedì in Tangenziale a Rivoli.

Chi era Andrea, il volontario della Croce Rossa morto in ambulanza a soli 25 anni
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Andrea, volontario della Croce Rossa morto in ambulanza all'età di soli 25 anni in un tragico incidente stradale sulla Tangenziale di Torino, all'altezza di Rivoli.

Andrea, volontario della Croce Rossa morto a 25 anni

Prestava servizio alla Croce Rossa di Beinasco da oltre 7 anni. Andrea Ancora, giovane volontario ha perso la vita in un tragico incidente stradale lungo la tangenziale di Torino all'altezza di Rivoli nella serata di lunedì 10 maggio 2021. Era al volante di un furgone per il trasporto disabili. Stava rientrando. Forse a tradirlo è stato l'asfalto reso viscido dalla pioggia. Il mezzo ha sbandato andando poi a schiantarsi contro il guard rail.

Inutili i soccorsi

Andrea è stato sbalzato fuori dall’abitacolo: trasportato d'urgenza al Cto di Torino è morto poco dopo il suo arrivo. Andrea avrebbe compiuto 25 anni fra tre mesi. Pochi anni fa la sua vita era stata segnata anche dalla morte del padre così, per dare una mano alla madre e al fratello, aveva rallentato gli studi in scienze infermieristiche e li aiutava nella gestione del banco di generi alimentari nel mercato di Porta Palazzo.

La raccolta fondi

In sua memoria il Comitato di Beinasco ha organizzato anche una raccolta fondi:

In tanti anni di volontariato ti abbiamo visto soccorrere e curare, professionale e sicuro di quello che stavi facendo, sempre con delicatezza. Nonostante il tuo essere un ragazzone eri come una farfalla leggera.
Ti abbiamo visto disponibile: SEMPRE, anche quando non avresti voluto o sarebbe stato meglio fare altro. Non ti risparmiavi mai. Solo il sabato non avevi tempo per il tuo Comitato perché al sabato lavoravi con la tua mamma. E ti piaceva un sacco quel mestiere; se avevamo un dubbio su qualche pralina o sul caffè ci davi tutte le informazioni con dovizia di particolari.
Ti abbiamo visto cucinare, indaffarato e orgoglioso di ciò che stavi producendo per i tuoi colleghi. Il più delle volte noi in polo e pile, tu in maniche corte.
Ti abbiamo visto soffrire quando la sorte ha colpito la tua famiglia e abbiamo cercato di starti vicino come potevamo.
Ma ti abbiamo visto tante, tantissime volte ridere, spensierato e pronto allo scherzo con la tua squadra e tutti noi: i tuoi fratelli.
Oggi in Comitato sembriamo delle formiche ubriache che si muovono per inerzia.
Già manchi.
Sicuramente hai trovato tuo papà ad accoglierti e ti starà confortando per farti sentire meno duro il distacco. Noi per ora sentiamo solo dolore, ma sappiamo che ci stai chiedendo di sostenere la tua famiglia e lo faremo perché siamo tuoi fratelli.
Quello che hai seminato lo porteremo avanti e siamo certi che sarai sempre vicino a noi perché in fondo l'amore è l'unica cosa che conta ed è l'unica cosa che rimane.
- Il Presidente

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