Anche la Federcalcio ha aperto un'indagine sull'esame d'italiano truccato di Suarez

Lui, il protagonista, non è indagato. La Juventus, alla quale doveva arrivare, nemmeno.

Sono indagati i soli docenti dell'Università per Stranieri di Perugia per l'esame di italiano truccato sostenuto dal campione del Barcellona Luis Suarez (in copertina la facciata dell'ateneo e l'atleta blaugrana).

Perché abbiano fatto un regalo grande come una casa al calciatore, lo stabilirà la Giustizia, compresa quella sportiva, perché anche la Procura della Federcalcio ha deciso di vederci chiaro in questa surreale storia.

Indagine sull'esame truccato di Suarez

Eppure agli atti ci sono tre telefonate tra l’avvocatessa della Juventus, Maria Turco, e il direttore generale dell’università Simone Olivieri. Insomma la Guardia di Finanza vuole capire se c'è stato un accordo con l’Università di Perugia per far sostenere l’esame a tutti i giocatori stranieri che avevano bisogno della certificazione per ottenere la cittadinanza italiana.

Cittadinanza prodromica, nel caso di Suarez, al fatto che la Juve aveva già in squadra l’americano Weston McKennie e il brasiliano Arthur Melo: diventando comunitario, l'uruguaiano sarebbe potuto entrare in rosa senza difficoltà.

Eppure a Torino si ostenta tranquillità e si prendono le distanze da questo tipo di retropensieri: Suarez non è della Juve e la trattativa per lui s'è interrotta anche prima dell'esame di Perugia, per cui...

Certo le intercettazioni di cui pubblichiamo qualche stralcio in questo articolo colpiscono... I protagonisti della vicenda non sapevano di essere ascoltati: il pm Sarri (omonimo dell'ex allenatore bianconero, ironia della sorte) si sarebbe imbattuto per caso nelle conversazioni seguendo un'altra indagine.

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