Anche il Cub (sindacati di base) e un manipolo di anarchici greci a fianco della protesta No Tav
Cosimo Scarinzi: "Ormai superata l'equazione fra nuovi posti di lavoro e devastazione ambientale". Nel mirino il comportamento della Polizia.

Anche i sindacati di base appoggiano la protesta dei No Tav e dei sindaci del territorio in Val di Susa. E ad affiancare i contestatori "nostrani" arriva anche un manipolo di anarchici greci che hanno affisso uno striscione bilingue per sostenere la protesta. In particolare i sindacalisti del Cub Piemonte contestano l'equazione Tav=posti di lavoro che molti fautori della linea da alta velocità portano avanti per far "digerire" l'opera a chi non la vuole.



L'equazione Tav=posti di lavoro
Secondo Cosimo Scarinzi, referente per il Piemonte dei sindacalisti di base, è ormai definitivamente superato "l'argomento posti di lavoro in cambio della devastazione ambientale, un'equazione che non convince più nessuno". Gli aderenti della Confederazione Unitaria di Base rivendicano anche la battaglia contro la Tav come una loro priorità da sempre, al fianco delle popolazioni residenti e dei movimenti di contestazione spontanei. Fin dal 2005 un clamoroso sciopero con decine di migliaia di persone aveva spaccato le opinioni a livello nazionale sulla delicata vicenda. Sempre Scarinzi: "Fu memorabile: le autorità vietarono il corteo ma noi eravamo riusciti a farlo lo stesso. In totale tranquillità, senza incidenti né scontri. Gli scontri ci sono quando la Polizia vuole, quando decidono di caricare, altrimenti ogni manifestazione rimane pacifica".
Faida interna al sindacato?
Purtroppo, in questo come in altri casi, si fa strada il sospetto anche di una specie di resa dei conti interna al mondo sindacale. Il Cub infatti polemizza non poco con i sindacati "ufficiali" della triplice Cgil Cisl e Uil. Ecco parte del comunicato ufficiale:
"Le scelte di Governi di diverso colore, con la complicità dei sindacati istituzionali, sono sempre state volte a garantire gli interessi e i profitti delle imprese a scapito del bene comune. (...) Ancora una volta assistiamo all'esercizio della violenza del Governo contro il movimento No Tav e contro tutti coloro che si battono contro le grandi opere inutili e nocive per la difesa dell'ambiente".
Critica alle Forze dell'Ordine
Poi la critica al comportamento delle Forze dell'Ordine, che per la verità in Val di Susa non sono mai state troppo... "morbide" con i manifestanti:
"Il ricorso alla violenza di questi giorni conferma come non ci sia alcuna intenzione di tener conto delle ragioni (...) delle cittadine e dei cittadini, degli abitanti della Valle. Abbiamo assistito a una vera e propria occupazione militare, e non è la prima volta, da parte di chi crede che in questo modo potrà sconfiggere una mobilitazione che si sviluppa da decenni e che ha consenso a livello nazionale. La Confederazione Unitaria di Base considera la lotta No Tav una straordinaria espressione di democrazia e di difesa del territorio e delle libertà e la sostiene. (...) Organizzeremo tutte le necessarie forme di mobilitazione per opporci alla politica governativa".
Anche i sindacati di base a fianco dei No Tav dunque, e non sono gli unici.