TORINO

Alex, le motivazioni della sentenza: 34 colpi con 6 coltelli sono troppi per la legittima difesa

Nel 2020 uccise a coltellate il padre nel corso dell'ennesimo lite con la madre

Alex, le motivazioni della sentenza: 34 colpi con 6 coltelli sono troppi per la legittima difesa
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"Quella di Alex Pompa non poteva essere legittima difesa "tenuto conto della sede dei colpi, almeno quindici coltellate in regione dorsale, della reiterazione degli stessi, trentaquattro, e del numero di armi impiegate, sei coltelli, che depongono univocamente nel senso di una condotta francamente aggressiva".

Lo sostengono i giudici della Corte d'Assise d'Appello di Torino nelle motivazioni della sentenza che il 13 dicembre 2023 ha condannato a sei anni, due mesi e due giorni per omicidio volontario, il ventiduenne che il 30 aprile 2020 in via De Amicis a Collegno (Torino), uccise a coltellate il padre (Giuseppe Pompa, 52 anni, operaio) nel corso dell'ennesima lite con la madre. Pompa, che ora porta il cognome della madre, Cotoia, il 24 novembre 2021, era stato assolto in primo grado.

"Presupposti essenziali della legittima difesa, infatti, sono - spiegano i giudici - un'aggressione ingiusta e una reazione legittima e mentre la prima deve concretarsi nel pericolo attuale di un'offesa, la seconda deve inerire alla necessità di difendersi, alla inevitabilità del pericolo e alla proporzione tra difesa e offesa, non potendo, certamente, dirsi sufficiente al suo riconoscimento un pericolo eventuale, futuro, meramente probabile o temuto".

Le dichiarazioni del fratello e della madre

Subito dopo il verdetto della sentenza a dicembre, la madre e il fratello di Alex avevano commentato:

Alex deve essere assolto perché ci ha salvato la vita. Se vogliamo che qualcosa cambi, -Loris Pompa, fratello di Alex. - se vogliamo evitare che le donne continuino a morire e che non ci siano più casi come quello di Giulia (Cecchettin, ndr), la sentenza non può essere questa".

"Non siamo assolutamente d'accordo e andremo avanti", ha concluso.  "Alex - ha detto la mamma, Maria - non è un assassino. A questo punto mi chiedo se a qualcuno sarebbe importato davvero qualcosa se fossi stata l'ennesima donna uccisa".

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