Condannati a un anno di reclusione i quattro militanti di CasaPound che il 20 luglio 2024 aggredirono il giornalista de La Stampa Andrea Joly, mentre riprendeva un raduno davanti al circolo di estrema destra Asso di bastoni. Per i quattro l’accusa è di lesioni aggravate.
Il risarcimento
E’ stato inoltre disposto un risarcimento danni sia per il giornalista sia per l’Ordine dei giornalisti nazionale e regionali, costituitisi parte civile insieme all’FNSI. Risarcimenti anche per l’Associazione stampa subalpina.
I fatti
Nella sera del 20 luglio 2024 Andrea viene preso a calci e spintoni, poi quasi strangolato, un lungo attimo passato senza respirare, poi l’aggressore lascia la presa, forse perché dal balcone i residenti urlano terrorizzati per la violenza della scena.
Sarà poi lo stesso cronista a raccontare tutto al suo giornale:
“E’ capitato a me, ma poteva capitare a qualsiasi cittadino curioso”
Già, perché Andrea Joly si era avvicinato al locale per documentare una festa, e non una qualsiasi, nel cuore della movida torinese – tra fumogeni, cori e inni al duce – si stava svolgendo “La Festa della Torino Nera”.
Le dichiarazioni del Presidente della Repubblica e della Presidente del Consiglio
L’episodio ha suscitato la dura reazione di molti esponenti politici e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
“Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano ad esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’art.21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo. Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo, come anche a Torino nei giorni scorsi: documentazione dell’esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni”.
“Per citare ancora una volta Tocqueville, ‘democrazia è il potere di un popolo informato’. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.
Immediata la reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
“Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un’inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima e ho chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso”.