A un passo dalla soluzione l'omicidio di Giusy Arena: a Chivasso nuovo sopralluogo a casa della 52enne
Freddata a colpi di pistola in pieno volto
Si è svolto ieri mattina, 20 marzo 2024, il sopralluogo da parte degli investigatori della Prima Sezione (omicidi) e della SIS (investigazioni scientifiche) del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino, nell’abitazione di Giusy Arena in via Togliatti a Chivasso.
In casa di Giusy Arena
Come riportano i colleghi di Prima Chivasso, ieri un team formato da investigatori della Prima Sezione (omicidi) e della SIS (investigazioni scientifiche) del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino si è recato a casa di Giuseppina per un sopralluogo.
La donna era stata uccisa nell’ottobre del 2022 in un boschetto alla periferia di Chivasso.
Gli investigatori hanno effettuato dei campionamenti e cercato tracce polvere da sparo. I campioni saranno inviati al Ris di Parma.
Contestualmente, alcuni vicini di casa di Giusy Arena sono stati convocati in caserma come persone informate sui fatti.
La lettera anonima giunta in redazione
Le indagini proseguono tra i vicini di casa. Il sospetto è che chi ha ucciso Giusy Arena sia tornato nell'appartamento per cercare del denaro.
A poche settimane dal delitto era giunta alla redazione di Prima Chivasso una lettera anonima che diceva proprio di indagare tra i vicini di casa.
Poche righe scritte a mano che riportiamo:
Egregi giornalisti vi scrivo al riguardo di Giusy. Vi inviterei ad indagare nei vicini di casa, sanno tutto, riferitelo ai carabinieri. Io non posso esporre perché ci sono troppi delinquenti. Scusate.
L'omicidio
Sono le 18.18 di mercoledì 12 ottobre 2022 quando ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chivasso, coordinati dal Capitano Enrico di Lascio e dal Maresciallo Davide Martoscia, arriva la richiesta d’intervento per una donna trovata in un lago di sangue in uno spiazzo alle porte di frazione Pratoregio, ai piedi della linea ad Alta Velocità. Un "non luogo" che nell’immaginario dei chivassesi significa solo una cosa: guai. Perché lì tutto può succedere ed è successo: rapine, risse, omicidi.
La prima chiamata è per una "caduta dalla bicicletta", ma è subito chiaro a tutti che si tratti di un omicidio. Giusy è a terra, a pochi metri dalla sua bicicletta appoggiata al cavalletto, morta da poco meno di sei ore rivelerà l'autopsia.
L’area viene delimitata con il nastro bianco e rosso dei Carabinieri, e ai militari si aggiungono man mano i colleghi del Comando Provinciale di Torino e del SIS (Sezioni Investigazioni Scientifiche) che passano al setaccio ogni centimetro del piazzale alla ricerca di tracce utili per le indagini.
Tre i bossoli ritrovati, calibro 7.65, responsabili dello scempio sul volto di Giusy.
Poco prima della mezzanotte l’area viene illuminata a giorno dalle fotoelettriche dei Vigili del Fuoco di Volpiano e Chivasso, per facilitare le ricerche: ogni dettaglio può essere fondamentale per risolvere il caso. A notte fonda il carro funebre lascia Pratoregio per le camere mortuarie dell’ospedale di Chivasso.
Chi era Giusy
Giusy "la cantastorie"era conosciuta in città dove era possibile incontrarla e sentirla cantare contro i Servizi Sociali o un vecchio assessore a cui non risparmiava i peggiori epiteti, Di lei si sapeva che viveva in compagnia di due cani e una dozzina di gatti
Giusy è stata uccisa il giorno del suo 52esimo compleanno, una donna che era poco più di una bambina, una mente fragile seguita dal Centro di Igiene Mentale dell’AslTo4 in cui realtà e finzione si mischiavano continuamente.