91enne derubato della fede in ospedale: l'appello della nipote
Si è accorta del furto la figlia dell'anziano al momento del ritorno a casa. Il caso non è isolato. L'appello ai "ComproOro" per non riciclare la refurtiva.
Increscioso episodio all'Ospedale di Chieri, anziano paziente (91enne) derubato della fede nuziale. Se n'è accorta la figlia quando l'uomo è stato dimesso ed è tornato a casa, mentre a divulgare la notizia ci ha pensato la nipote Cinzia Cerrina di 38 anni che ha sfruttato l'eco mediatica dei social network.
L'allarme e la foto
La donna, comprensibilmente arrabbiata per l'accaduto, ha postato un'eloquente foto su Facebook lanciando un appello: "Hanno rubato la fede a mio nonno, probabilmente tagliandola con un tronchese. Chiedo ai ComproOro di non ritirare questo anello tagliato, perché è rubato". Cinzia non ha dubbi sul fatto che si sia trattato di furto: l'anello era sicuramente al dito del nonno al momento del ricovero, per di più il 91enne non si toglieva la vera da decenni e le dita si erano un po' ingrassate cosicché risultava impossibile sfilarlo. Anche questi dettagli sono stati raccontati da Cinzia che, costernata, si è rivolta a tutti i reparti dell'ospedale senza ottenere soddisfazione:
"Viene difficile pensare che si sia trattato di qualcuno esterno al personale ospedaliero, visto che le visite causa Covid sono vietate. (...) L'anello dev'essere stato tagliato per forza con qualche pinza e ne è dimostrazione il pizzicotto al mignolo (...). Abbiamo già telefonato più volte in reparto senza riuscire a risolvere il mistero".
La donna racconta poi altri dettagli toccanti. Ad accorgersi della vera sparita è stata la figlia del 91enne: ma dov'è l'anello di matrimonio? avrebbe detto più o meno al momento del rientro.
Scosso dal ricovero
L'anziano, scosso dal ricovero oltre che dalle numerose patologie e dell'età avanzata, non ha saputo rispondere. Il ritorno a casa, in autoambulanza, è stato quindi motivo di disagio e malessere piuttosto che di gioia e speranza. Si può facilmente immaginare lo stato d'animo dopo un matrimonio durato 70 anni che si vede "derubato" di una delle due vere nuziali. Lo sfogo della nipote Cinzia non è fine a se stesso: il tentativo della donna è quello di allertare i negozi che commercializzano ori e gioielli in modo da impedire a chi ha rubato di ricettare la refurtiva. Inoltre, facendo circolare la notizia, si spera che i pazienti al momento del ricovero tolgano tutti i propri monili in modo da non rischiare il furto. Tra l'altro, pare che questo non sia per niente un caso isolato in molti altri ospedali del Nord Italia. Una situazione in fotocopia era accaduta in provincia di Milano (all'ospedale di Melzo per la precisione) due mesi fa.
La 89enne ricoverata
Lì una 89enne era stata ricoverata dopo essersi sentita poco bene e, in ottemperanza alle norme anti Covid, nessun parente aveva potuto seguirla all'interno del nosocomio né aveva potuto vederla di persona nelle settimane successive. Durante un trasferimento la figlia si era accorta che era sparita la vera che non aveva mai tolto in tanti anni. I famigliari hanno deciso di sporgere denuncia contro ignoti presso la Compagnia di Carabinieri competente per territorio. A margine del tutto va segnalato infine che la nipote del 91enne di Chieri ha scritto all'Urp dell'Asl di competenza per descrivere l'episodio: il servizio di relazione con il pubblico risponderà, come da protocollo, entro trenta giorni dalla segnalazione.
Questa dunque la notizia dell'appello della nipote per il nonno 91enne derubato della fede in ospedale.
(nella foto di copertina: la nipote Cinzia che ha sollevato il caso e la mano del 91enne senza più l'anello; nel tondo il "pizzicotto" sul dito)
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