PIEMONTE

600 persone hanno manifestato contro la riapertura del Cpr di Torino

La vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Augusta Montaruli: "Inaccettabile la violenza a suon di bombe carta"

600 persone hanno manifestato contro la riapertura del Cpr di Torino
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Nella giornata di ieri, venerdì 1 novembre 2024, circa 600 persone hanno manifestato contro la riapertura del Cpr di Torino durante il corteo, che questo pomeriggio ha sfilato a Torino contro i Cpr, sono state lanciate delle bombe carta contro la polizia schierata e contro la sede dell'Asl, in via Monginevro, nel quartiere San Paolo.

Le scritte dei militanti

Molte le scritte fatte dai militanti dei centri sociali, tra cui il Gabrio e frange anarchiche, che avevano organizzato la manifestazione per protestare sulla possibile riapertura del centro di permanenza per il rimpatrio, di corso Brunelleschi, chiuso nella primavera del 2023.
Sul lancio di bombe carta è intervenuta la vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Augusta Montaruli.

"Inaccettabile la violenza a suon di bombe carta contro la polizia andata in scena a Torino oggi - ha detto -. Esprimiamo solidarietà alle forze dell'ordine e ribadiamo fermezza nel difendere la politica dei rimpatri e di contrasto all'immigrazione clandestina. Siamo di fronte ad una sinistra estrema che cerca il pretesto per colpire lo Stato. I centri per la permanenza e il rimpatrio sono necessari per fermare i trafficanti di uomini". "Chi cerca di boicottarli, ancor prima che si definisca un'apertura, ha in mente solo l'attacco agli uomini in divisa e alle istituzioni, e per questo la loro pericolosità non va sottovalutata", conclude Montaruli.

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