19enne morto per shock anafilattico: polemica sulla chiusura del Pronto soccorso di Cuorgnè
Il problema di fondo, per la Città metropolitana di Torino, è una carenza cronica di medici urgentisti: ne servirebbero 200 e si guarda con speranza ai neolaureati in medicina.
Oggi il funerale di Lorenzo, 19enne morto per shock anafilattico, ma è polemica sulla chiusura del Pronto soccorso di Cuorgnè dove il ragazzo era stato portato in un primo momento. Il problema di fondo, per la Città metropolitana di Torino, è una carenza cronica di medici urgentisti: ne servirebbero 200 e si guarda con speranza ai neolaureati in medicina.
Oggi il funerale di Lorenzo Maio
Si terrà questo pomeriggio, martedì 17 agosto 2021, nella chiesa parrocchiale di San Dalmazzo a Cuorgnè, alle 14.45 l'ultimo saluto a Lorenzo Maio, il 19enne cuorgnatese morto per shock anafilattico dopo giorni di agonia al San Giovanni Bosco di Torino nella notte fra il 13 e il 14 agosto scorsi.
La corsa in ospedale
Lorenzo stava lavorando come cameriere durante un servizio catering a Rivara, ha messo in bocca un tortellino che conteneva crostacei e subito si è accorto del terribile errore, ha provato ha sputare il boccone ma non è bastato. Immediatamente si è accorto di ciò che stava accadendo e la disperata corsa in ospedale in direzione Cuorgnè purtroppo ha dato esito negativo: il pronto soccorso infatti è chiuso per carenza di medici urgentisti e così la macchina si è immediatamente diretta verso Ciriè dove il 19enne è giunto già in condizioni critiche.
Si riaccende la polemica
Si riaccende la polemica sulla chiusura del Pronto soccorso cuorgnatese. In molti sottolineano l'esigenza della sua riapertura e si chiedono se Lorenzo non si sarebbe potuto salvare se fosse stato aperto. Il sindaco Pezzetto, intervistato dal Tg3 ha sottolineato la posizione strategica nell'ospedale:
"Serve un bacino di circa 46 Comuni, in un'area morfologicamente disagiata perché serve diverse zone alpine e comunque Comuni che distano parecchio dagli altri ospedali".
La risposta dell'Asl
"In Piemonte mancano circa 210-220 medici urgentisti, di questi il 25% mancano proprio all'Asl To4 - afferma il direttore di Medicina d'urgenza Paolo Franzese - Stiamo cercando di reperire nuovi medici bandendo concorsi anche per coperture a breve termine con contratti libero-professionali ma non posso fare una previsione sulla riapertura del Pronto soccorso di Cuorgnè".
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