Visite mediche gratuite per i circa 12.000 nuovi immatricolati dell'Ateneo di Unito
Prima della visita medica verrà chiesto di compilare un questionario della durata di 15 minuti sullo stile di vita e sul benessere psico-fisico
Oggi, martedì 18 luglio alle ore 13.00 nella Sala Blu del Palazzo del Rettorato sono state presentate alla stampa le nuove iniziative di Welfare per la salute dedicate a studenti e studentesse dell’Università di Torino.
Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Alberto Rainoldi, Vice-Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino, Giorgio Gilli, Presidente SUISM - Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie e Riccardo D’Elicio, Presidente Centro Universitario Sportivo torinese.
Università di Torino è il primo Ateneo d’Italia a promuovere la salute dei propri studenti
L’Università di Torino è il primo Ateneo d’Italia a promuovere la salute dei propri studenti attraverso l’offerta di visite mediche gratuite, effettuate da personale qualificato dell’Ateneo, per tutti i nuovi immatricolati. Il Progetto ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza di studenti e studentesse iscritti/e al primo anno di Università sul proprio stato di salute, condizione fisica e composizione corporea. Al termine delle visite verrà inoltre rilasciata la certificazione medica per attività sportiva non agonistica per gli usi consentiti dalla legge.
La compilazione del questionario
Prima della visita medica verrà chiesto di compilare un questionario della durata di 15 minuti sullo stile di vita e sul benessere psico-fisico, indagando in particolare le seguenti aree: attività fisica e sportiva; discomfort/dolore muscolo-scheletrico; aderenza alla dieta mediterranea; consumo alcool e fumo; qualità e quantità del sonno; salute riproduttiva; ansia, stress e umore negativo e qualità di vita e benessere.
Nel Centro di Medicina dello Studente Universitario dell’Università di Torino (Via Marenco 32, Torino) studenti e studentesse, al termine della visita medica e di una serie di test, avranno la possibilità di ottenere informazioni personalizzate sul proprio stato di salute (anamnesi, funzione visiva, elettrocardiogramma a riposo, ecc) e condizione fisica, riassunta da un indice che prende in esame i parametri di destrezza manuale (Tapping test), forza delle mani (Handgrip test), equilibrio (One Leg Stance test) flessibilità muscolo-tendinea (Sit and Reach test), forza degli arti inferiori (Five Times Sit to Stand test), fitness cardiorespiratorio (YMCA step test), con un punteggio finale in grado di posizionare la persona rispetto alla sua popolazione di appartenenza (per genere ed età). Studenti e studentesse avranno inoltre la possibilità di ricevere un report personale con le proprie misure antropometriche (peso, statura, indice di massa corporea, circonferenze) e la composizione corporea (massa magra, massa grassa e idratazione) attraverso l’analisi dell’impedenza bioelettrica o BIA (Bioelectrical Impedance Analysis).
“Questa iniziativa - dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – ci permette di offrire risposte immediate alla necessità di benessere di studenti e studentesse e inoltre ci indica quali azioni, quali scelte, quali campagne comunicative ed educative dobbiamo progettare per i prossimi anni per rispondere al meglio alle necessità di “salute” dei nostri giovani. Promuovere una cultura diffusa del benessere nella comunità di UniTo è uno degli obiettivi fondamentali del Piano Strategico di Ateneo. Vogliamo contribuire a creare una realtà di studio e di ricerca attenta ai bisogni e alle aspirazioni di tutti e al benessere delle persone, favorendo un ambiente collaborativo, aperto al dialogo, inclusivo, attento a favorire la crescita personale e professionale”.
“Oltre ad accogliere alcune richieste ricevute direttamente dagli studenti – aggiunge Alberto Rainoldi, Vice-Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport - questa iniziativa intende offrire uno strumento pratico e inclusivo per conoscere meglio il proprio corpo, il proprio stile di vita. La possibilità di ricevere consigli mirati, forniti da personale specializzato della nostra stessa Università, permetterà di offrire percorsi individuali per aumentare la salute e il ben-essere quotidiano. Questa iniziativa dedicata alla salute della popolazione universitaria passa anche attraverso l’identificazione del Centro Medico come strumento di realizzazione delle azioni di Welfare dell’Ateneo. La salute (intesa in senso ampio) delle persone al centro dalla visione strategica”.
“Un progetto ambizioso - afferma Giorgio Gilli, Presidente SUISM - che pone le basi per conoscere lo stato di salute della nostra popolazione giovanile colmando il “gap” determinato dalla eliminazione della visita di leva. Al contempo si propone di far individuare agli studenti universitari il Centro di medicina Preventiva e dello Sport come la propria Casa della Salute. Il progetto vuole, inoltre, stimolare la partecipazione attiva alla salute cercando di sollecitare la responsabilità di ognuno nel costruire, fin da giovani, un percorso di vita in cui la salute è una conquista quotidiana fatta di comportamenti preventivi”.
“Torino è una città a forte vocazione universitaria – dichiara il Presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio – la richiesta da parte di universitari stranieri e fuori sede di poter studiare nella nostra città è molto alta. L’Università di Torino offre qualità sia dal punto di vista della formazione che dei servizi. Offrire un “pacchetto sport” a 360° aiuterà l’Ateneo ad essere sempre più qualificato. Per fare questo la visita medico-sportiva è obbligatoria. Il progetto è nato grazie alla lungimiranza del Rettore Geuna e del Prof. Rainoldi e darà un plus agli studenti. Da sempre è stato uno degli obiettivi del mio mandato: offrire gratuitamente la visita medica, in particolare anche agli studenti stranieri dove l’attività fisica è inserita nel pacchetto formativo. Questo progetto renderà l’Università di Torino ancora più attrattiva e qualificherà ancora di più il servizio offerto e l’attrattività nei confronti di giovani provenienti dall’estero. Una mia proposta è quella che, una volta raggiunta la laurea, questi studenti possano rifare gratuitamente la visita medica e capire come, negli anni passati presso l’ateneo torinese, l’attività sportiva abbia influito, si spera positivamente, sul loro fisico ed abbia profuso benefici nella loro vita quotidiana, al fine di qualificare anche il progetto di Healthy Campus a livello mondiale”.