ECONOMIA

Visita della madame miss economia Cristine Lagarde nel salotto di Torino

La presidente della Banca Centrale Europea ha tenuto una lectio magistralis al Teatro Carignano nell'ambito delle iniziative organizzate dai Colloquia on Science Diplomacy.

Visita della madame miss economia Cristine Lagarde nel salotto di Torino
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Di: Ottavio Currà

La miss economia è a Torino. Stiamo parlando di Cristine Lagarde che proprio ieri, lunedì 29 novembre 2021, ha fatto visita nel salotto buono della città.

Lectio magistralis al teatro Carignano

La presidente della Banca Centrale Europea ha tenuto una lectio magistralis al Teatro Carignano nell'ambito delle iniziative organizzate dai Colloquia on Science Diplomacy dell'Accademia Nazionale dei Lincei per promuovere i valori della diplomazia e della scienza nelle relazioni internazionali.

Ad attenderla davanti al teatro c'era il padrone di casa, il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio e il marito Gabriele Galateri, presidente di Generali, il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini.

All'evento hanno preso la parola il presidente dell'Accademia, Roberto Antonelli, il presidente della Fondazione Agnelli, John Elkann, il presidente del Collegio Carlo Alberto, Giorgio Barba Navarelli e il segretario generale del ministero degli Esteri, Ettore Francesco Sequi.

Un’ora di intervento cui ha seguito la tavola rotonda moderata dal professor Wolfango Plastino, presidente dei Colloquia on Science Diplomacy, tra gli altri anche Patrick Flandrin, presidente dell’Accademia delle Scienze di Francia e Alberto Quadrio Curzio, presidente emerito dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Valori condivisi

La numero uno dell'economia ha voluto sottolineare come la Fondazione Agnelli sia in linea con i suoi valori: dal ruolo dell’istruzione a tutti i ragazzi e le ragazze, alle opportunità di un avanzamento sociale e culturale, alla crescita economica e l’innovazione.

Lagarde: "Non possiamo risolvere le sfide di oggi in un mondo di fake news"

La madame parigina durante l'incontro al Teatro Carignano, ha voluto sottolineare il pericolo delle notizie false:

"Nel corso dell'epidemia abbiamo visto come le cattive informazioni si possono diffondere velocemente riguardo i possibili trattamenti, ad esempio, oppure la sicurezza dei vaccini veniva messa in discussione. Anche tante falsità diffuse su Twitter che si diffondono da 10 a 20 volte di più rispetto ai fatti veri. Le sfide principali che affrontiamo sono sempre più globali, complesse e si muovono sempre più velocemente. Questo significa che stabilire i fatti e comprendere le interconnessioni è una condizione senza la quale per riuscire a dare forma ad un mondo particolare che vogliamo. In questo contesto la definizione delle politiche deve fondarsi su due basi: le politiche devono impegnarsi alla ricerca della verità nel modo migliore possibile, tramite analisi robuste e delle politiche basate su delle prove, visto che non possiamo avere una perfetta conoscenza.

I politici devono prepararsi ad adeguare le loro visioni ma man che cambiano i fatti. In secondo luogo i politici devono essere in grado di spiegare le loro analisi in modo tale da ridurre la complessità e unire le persone attorno al caso per arrivare ad un'azione. Bene non possiamo risolvere le sfide di oggi in un mondo di fake news. Ammenoché non saremo in grado di coinvolgere l'opinione pubblica".

L'elogio alla città di Torino

Durante la sua visita sabauda, la miss francese dell'economia, ha voluto elogiare la bellezza e la storia di Torino, in quanto per lei la città subalpina rappresenti l'Italia intera. Moltissimi anni fa, nel periodo della giovinezza, la visitò insieme alla mamma, a quei tempi insegnante di latino.

Manifestazione contro l'Europa e madame Lagarde

Nel corso della mattinata di ieri, sono apparsi proprio davanti al Teatro Carignano, manifesti in cui l'immagine di Cavour viene affiancata a quella della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, con la scritta «Chi ha creato l'Italia e chi vuole distruggerla!».

 

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