TORINO

Vertenza Polstacoop, i sindacati in Regione: “Per i lavoratori chiediamo l’uso degli ammortizzatori sociali”

I lavoratori davanti al Palazzo della Regione, hanno fatto sapere che sono pronti a proseguire la mobilitazione a Roma

Vertenza Polstacoop, i sindacati in Regione: “Per i lavoratori chiediamo l’uso degli ammortizzatori sociali”

Ieri pomeriggio i sindacati della CGIL sono stati ricevuti in Regione Piemonte a Torino, per discutere del futuro dei 30 lavoratori della Polstacoop di Grugliasco, rimasti senza lavoro dal mese di settembre, dopo che l’azienda di logistica è finita al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza denominata “Epicentro”, per presunte frodi, evasione e contratti fittizi.

Soluzioni concrete

Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno chiesto all’Ente di individuare soluzioni concrete per garantire la tutela occupazionale dei dipendenti.

Nunzia Mastrapasqua, Slc Cgil Piemonte al nostro giornale:

“Abbiamo avanzato alla Regione la richiesta dell’uso degli ammortizzatori sociali in attesa della cosiddetta “continuità lavorativa”. Allo stesso tempo chiediamo al committente che è Opera Delivery e Nexive Netwoork del gruppo Poste Italiane di farsi carico di pagare lo stipendio del mese di settembre fino al momento in cui loro hanno lavorato e possibilmente di trovare un’altra azienda che li possa condurre ad una continuità lavorativa”.

I lavoratori davanti al Palazzo della Regione, hanno fatto sapere che sono pronti a proseguire la mobilitazione a Roma, davanti alla sede centrale di Poste e al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, per far sentire la propria voce e chiedere un intervento delle istituzioni.

Roberto di Cesare, driver Postalcoop:

“Non siamo molto soddisfatti per questo incontro perché si prospetta una situazione abbastanza complessa, ovvero due strade: quella dell’ammortizzatore sociale e del fallimento dell’azienda.

Noi speriamo che l’ammortizzatore sociale sia solo una misura tampone e che ci sia presto un nuovo piano per proseguire il nostro lavoro in azienda o per un’altra, senza però nessuna conseguenza economica”.