Unità Cinofile Antiveleno ispezionano i parchi di Torino per cercare bocconi avvelenati
Ispezionati il Parco Meisino e la Colletta, nessuna criticità rilevata
Questa mattina, 11 dicembre 2024, le Unità Cinofile Antiveleno (UCA) si sono recate nei parchi Meisino e della Colletta a Torino per cercare bocconi avvelenati.
Tutto è partito da una segnalazione, al seguito della quale cani e operatori delle Aree Protette della Regione Piemonte, dei Carabinieri Forestali e della Regione hanno eseguito un'attività ispettiva e di esercitazione che non ha però rilevato criticità.
Il progetto europeo
Le squadre che hanno svolto l'ispezione si sono formate nell'ambito del progetto LIFE WolfAlps EU e operano per combattere la pratica illegale legata ai boccini avvelenati, pratica che oltre ad essere pericolosa per gli animali domestici e selvatici, lo è anche per gli esseri umani: infatti le esche possono contaminare corsi d’acqua e terreni provocando danni agli ecosistemi.
Nell'ambito del progetto sono state istituite 9 Unità Cinofile Antiveleno tra Italia e Austria (di cui 7 operative sul campo e 2 che saranno pienamente operative nel 2025) che affiancano altre 4 formatesi precedentemente.
Le unità sono composte da un conduttore e da un cane antiveleno specializzato nell’individuare quantità anche minime di sostanze tossiche sparse sul terreno.
In Italia le UCA sono costituite da militari dell’Arma dei Carabinieri, personale delle Aree Protette delle Alpi Marittime e delle Alpi Cozie, del Po Piemontese, della Polizia provinciale di Brescia, del Nucleo Vigilanza Faunistica e Ambientale della Regione Liguria, un formatore professionista o conduttore e da cani antiveleno di razze selezionate.
Lungo l’arco Alpino e l’Appennino Ligure-Piemontese, le Unità Cinofile Antiveleno in quattro anni hanno effettuato 740 uscite a scopo preventivo e 384 in urgenza a seguito di una segnalazione di carcasse o esche sospette (110 ispezioni con esito positivo), oltre a numerose attività di sensibilizzazione.