TORINO

Un nuovo progetto ed un libro per accompagnare le coppie che iniziano percorsi di fecondazione assistita all’ospedale Sant’Anna

“Un passo alla volta” è complessivamente uno strumento di parola, di ascolto e d’incontro

Un nuovo progetto ed un libro per accompagnare le coppie che iniziano percorsi di fecondazione assistita all’ospedale Sant’Anna
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Nel Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), in sinergia con il Servizio di Psicologia clinica dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e con il sostegno della Fondazione Medicina a Misura di Donna, si avvierà il progetto: “Un passo alla volta”, dedicato a coloro che, a seguito di una diagnosi di infertilità, sono in attesa di intraprendere un percorso di PMA.

Cosa prevede il progetto

Il progetto prevede che, da settembre, a tutte le coppie in lista d’attesa, venga proposto un incontro di accoglienza, della durata di circa un’ora e mezza, antecedente l’inizio delle terapie.

L’incontro verrà condotto dall’équipe multidisciplinare, costituita da medici, biologi, psicologi e personale infermieristico, che assisterà la coppia durante il percorso di cura per favorire una maggiore consapevolezza dei passi che dovrà intraprendere.
Un passo alla volta è anche il titolo di un libro-diario di bordo, preciso e puntuale, che con parole delicate si colloca nel tempo sospeso della ricerca di un figlio che non arriva e che le coppie riceveranno in regalo durante l’incontro.

Il libro è stato progettato e scritto dall’équipe del Centro, che ha messo a disposizione la propria esperienza sul campo per far emergere, nei diversi capitoli, la dimensione psicologica delle diverse fasi del percorso, a partire dalla diagnosi sino all’esito dei trattamenti. Alcuni spazi, identificabili graficamente da un simbolo comune, sono stati lasciati volutamente “vuoti”, ma con alcune suggestioni e parole chiave volte a favorire la riflessione individuale e/o di coppia.

L'auspicio

L’auspicio è che vengano riempiti dalle parole dei protagonisti del percorso e che queste riflessioni possano rappresentare un ulteriore mezzo per favorire una alleanza profonda tra le persone assistite e l’équipe che se ne dovrà prendere cura.

“L’idea del progetto nasce dalla consapevolezza che accedere alle tecniche di PMA richiede uno sforzo importante, sia fisico che psicologico, e che spesso comporta un impatto significativo sul vissuto quotidiano e sulle dinamiche relazionali della coppia. Seppur con differenze individuali, l’impatto emotivo della diagnosi può essere acuito dal peso degli accertamenti e dei trattamenti medici” afferma il dottor Gianluca Gennarelli – Referente del Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita

“Lungo il percorso, ogni passo va spiegato nel dettaglio affinché il peso dell’ignoto e delle incertezze possa essere mitigato dalla presenza di una buona relazione medico-paziente e da una presa in carico personalizzata. In questo senso diventa fondamentale la costruzione di una strada condivisa con i suoi viaggiatori” sostiene la professoressa Chiara Benedetto (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria e Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus.

“Un passo alla volta” rappresenta il primo passo per conoscere meglio ed in modo protetto il percorso clinico che si sta per affrontare: dagli aspetti più semplici e concreti a quelli più complessi e profondi che riguardano la propria identità” aggiunge il professore Alberto Revelli (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 2 universitaria).

“Un passo alla volta” vuole anche essere un modo per rendere più comprensibili e meno misteriosi gli aspetti tecnici e di laboratorio che costituiscono una parte rilevante del percorso” afferma la dottoressa Cinzia Racca, Responsabile del Laboratorio del Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita

“Un passo alla volta” è complessivamente uno strumento di parola, di ascolto e d’incontro, dove ogni persona può sentire di compiere il suo primo passo verso una nuova opportunità” considera la dottoressa Alessandra Razzano – psicologa e psicoterapeuta del Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliero dedicata alla PMA, curatrice del libro.

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