Uccise nel 2018 il compagno violento. Assolta in appello: "Legittima difesa"
Era già stata assolta in primo grado per legittima difesa.
Sono state depositate nella giornata di oggi, le motivazioni della sentenza che assolvono in Appello, Silvia Rossetto, la donna che uccise nel 2018 il compagno violento (Giuseppe Marcon) in via Juvarra a Nichelino.
I giudici: "Non aveva altre possibilità di difesa"
"C'era un pericolo concreto per l'incolumità della donna che era minacciata con un coltello e non aveva altra possibilità per difendersi"
Sono queste le motivazioni che hanno portato i giudici della Corte d'Appello di Torino, ad assolvere la donna per "legittima difesa", dall'accusa di omicidio. La sentenza si è svolta il 22 settembre scorso e solo ora è stato possibile sapere le motivazioni.
La donna aveva raccontato agli inquirenti che il compagno era ubriaco e che, in quei frangenti, gli puntò un coltello alla gola e che lei aveva preso un altro pugnale per difendersi.
Già assolta in primo grado per legittima difesa
Rossetto era già stata assolta in primo grado per legittima difesa, ma la Procura di Torino aveva impugnato la sentenza parlando di "eccesso colposo".
Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato della donna, Sergio Bersano che alla TGR ha ribadito:
"Sono sentenze innovative. I fatti che tragici che si verificano nelle cosiddette relazioni strette o in ambiti di violenze di genere o domestica sono molto difficili da decifrare. Questi giudici sono andati al di là delle interpretazioni basate sulle regole e comprendere che questo gesto è stato un gesto difensivo".