Tumore al polmone, incontro nazionale a Torino per discutere delle nuove cure contro la mutazione K-Ras
In Italia, nel 2023, sono state censite ben 44mila nuove diagnosi di tumore al polmone
Nella giornata di ieri, domenica 27 ottobre 2024, oncologi di tutta Italia si sono ritrovati a Torino per discutere dei tumori e delle nuove cure.
Nuovi farmaci bersaglio contro i tumori al polmone
Ci sono nuovi farmaci bersaglio contro i tumori e in particolare la mutazione della proteina K-Ras, la G12C, che caratterizza ormai il 20% dei malati. I farmaci testati, sono capaci di bloccare la proteina e si possono somministrare oralmente, seguiti da un day hospital oncologico.
Silvia Novello, Università di Torino e direttore dell'Oncologia toracica dell'ospedale San Luigi di Orbassano ha detto alla TGR:
"Nelle ultime decadi, molto spesso abbiamo avuto difficoltà nel trattare questi malati che poco corrispondevano alle cure standard. Oggi finalmente abbiamo un farmaco che è un inibitore specifico, quindi disegnato appositamente per andare a colpire appositamente questo tipo di tumore. La tipologia di cura cambia radicalmente l'approccio alla malattia e la qualità di vita di questi pazienti".
44 mila nuove diagnosi
Secondo le stime della Fondazione Airc, rispetto al 2020, i casi di tumore nel 2023 sono aumentati di oltre 18.000 casi: da 376.600 nuove diagnosi (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne) a circa 395.000 (208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne).
In tutto lo stivale, nel 2023, sono state censite ben 44mila nuove diagnosi di tumore al polmone e oltre 35mila decessi, di cui circa l'85% dei pazienti affetti da tumore ai polmoni è o è stato fumatore.
La prevenzione
Oggi è possibile fare prevenzione contro il tumore al polmone attraverso il programma della Rete italiana screening polmonare, grazie ai 18 centri presenti in tutto il territorio nazionale.
Sempre la Fondazione fa sapere:
"Sono confortanti i numeri del rapporto che mostrano un miglioramento nell’efficacia della prevenzione e delle cure contro i tumori. Si stima, infatti, che in Italia siano quasi 270.000 le morti per tumore evitate nel periodo 2007-2019 rispetto a quelle attese (basate sui dati 2003-2007). E, grazie alla ricerca, sono sempre di più le persone che, dopo la malattia, hanno un’ottima qualità della vita.
Nel 2023 in Italia, escludendo i carcinomi della cute non melanomi, i tumori in assoluto più frequenti sarebbero quelli della mammella (55.900 casi circa), del colon-retto (circa 50.000 casi), del polmone (circa 44.000 casi), della prostata (circa 41.100 casi) e della vescica (circa 29.700 casi).
Il tumore maschile più frequente, che corrisponde a quasi il 20 per cento dei casi di tumori maschili, sembra essere quello alla prostata, con circa 41.000 nuovi casi. È seguito dal tumore al polmone, con 29.800 circa nuovi casi (14,3 per cento circa dei tumori maschili), dal tumore al colon-retto (con 26.800 casi, il 12,9 per cento dei tumori negli uomini) e quello alla vescica (con all’incirca 23.700 nuovi casi, l’11,4 per cento circa dei tumori maschili).
Nelle donne continua a prevalere il tumore alla mammella, con quasi 56.000 nuovi casi (il 30 per cento circa di tutti i tumori nelle donne). Segue il tumore del colon-retto-ano (con circa 23.700 nuovi casi, il 12,7 per cento dei tumori femminili), il tumore del polmone (circa 14.000 nuovi casi, il 7,4 per cento dei tumori delle donne) e il cancro dell’endometrio (con 10.200 casi, il 5,5 per cento circa del totale).
Si prevede che nei prossimi 20 anni il numero assoluto di tumori aumenterà, in media, dell’1,3 per cento circa per gli uomini e dello 0,6 per cento circa per le donne".