Troppi incidenti sulla tangenziale di Torino: dal 1 gennaio 2023 addio ai 130km l'ora
I limiti di velocità oscilleranno tra i 90 e i 110km/h
La tangenziale di Torino è una delle alterie più trafficate del Piemonte e dell'Italia. Non ci giorni dell'anno in cui non si verificano incidenti stradali: sia lievi che gravi. Valutando il grado di pericolosità (dovuto in piccola percentuale dalle caratteristiche fisiche ma soprattutto del cattivo comportamento degli automobilisti), potremmo paragonarla alla Strada Statale 106 Taranto-Reggio Calabria definita "strada della morte".
Soltanto nell'ultima settimana ci sono stati quattro grossi sinistri (al Sito, a Stupinigi, Rivoli e Collegno) che hanno creato disagio agli automobilisti.
Troppi morti e feriti
Nell'anno che si sta per concludere la Polstrada è stata costretta a mille interventi: una media di tre al giorno. Un numero impressionante che mette, ancora una volta, in risalto il problema che persiste da molti anni, a cui però non sono stati posti molti rimedi se non qualche autovelox in prossimità dello svincolo "Regina Margherita" nel tratto più a nord dell'infrastruttura.
Analizzando la cronaca il numero di morti e feriti è molto alto, il ché ha spinto a prendere provvedimenti per fermare questa strage più o meno silenziosa che continua ad andare avanti da molto tempo e che ha enormi ripercussioni sulle casse dello Stato, in particolare dal punto di vista sanitario.
Addio ai 130 km/h
Dal 1 gennaio 2023, proprio per limitare gli incidenti stradali, da nord verso sud e viceversa, il limite massimo non sarà più quello dei 130: scenderà e oscillerà tra i 90 e i 110km/h (a seconda dei tratti). Al momento non si sà se questa modifica sarà la soluzione definitiva o se occorrerà attuare misure ancora più stringenti e radicali. Quel che però è certo e che è sicuramente un piccolo passo avanti per abbassare il numero di sinistri.
La richiesta delle associazioni ambientaliste
Durante il mandato di Chiara Appendino alla guida di Torino e dell'ente Città Metropolitana, alcune associazioni ambientaliste (in primis "Torino Respira") avevano fatto già richiesta di abbassare i limiti di velocità su tutta l'arteria autostradale per limitare le emissioni nocive, per la salute come il pm10 e pm2.5. In futuro (ammesso sempre che vengano rispettati i limiti) si potranno vedere gli eventuali effetti positivi sulla qualità dell'aria. Non resta quindi che dire: "speriamo in bene".