Trofarello, temporale rovina dei quadri preziosi: il Comune condannato ad un risarcimento danni
Sulla vicenda, nelle settimane prossime, potrebbero sorgere reazioni politiche su come fare ad evitare situazioni simili in futuro.
A fine dicembre del 2021, il Comune di Trofarello, con una sentenza, è stato condannato dal tribunale civile di Milano ad un maxi risarcimento di 4 milioni di euro, perché ritenuto responsabile di un danno a dei quadri preziosissimi.
La bomba d'acqua fatale
Nel 2014, un collezionista chiese alla ditta della Geodis, posta in via Molino della Splu, di custodire dei quadri molto pregiati dentro una cassaforte ubicata negli scantinati della capannone. Convinti che li fossero al sicuro, dopo qualche giorno, arriva una doccia fredda: un forte temporale, nel cuore dell'estate, allagò tutta la zona e mise a mollo anche la ditta e i quadri in questione.
I quadri, a causa dell'acqua, si rovinarono e il proprietario decise di avviare la strada del risarcimento danni grazie all'assicurazione stilata nei mesi precedenti.
Il rifiuto di risarcimento
Grazie alla polizza stilata, l'avvocato avrebbe dovuto ricevere un risarcimento ma, in quell'occasione, l'assicurazione si rifiutò di pagare il danno.
Secondo i legali della compagnia il premio non aveva tra le voci, anche quel tipo di copertura. Di li l'avvio della causa. Cosi, la compagnia che gli ha dato il servizio assicurativo, ha subito dopo rivolto la questione nei confronti della ditta e il Comune di Trofarello.
Le motivazioni
Secondo quanto emerso dalla vicenda, le motivazioni date dall'assicurazione hanno fatto scalpore in città: fognature non adeguate e locali non idonei alla conservazione di quegli oggetti di alto valore economico.
Sia la ditta che il Comune hanno fatto di tutto per difendersi da queste motivazioni, spiegando che i fenomeni atmosferici sono imprevedibili e non si poteva immaginare che un forte temporale potesse allagare i locali e la zona circostanze con quelle portate.
Obbligo di risarcimento
La sentenza del mese scorso, dopo le opportune verifiche, dato ragione al collezionista e e condannato l'assicurazione a pagare.
Sulla vicenda, nelle settimane prossime, potrebbero sorgere reazioni politiche sul perché non si sia intervenuto tempestivamente per evitare allagamenti di quel tipo e su come fare ad evitare situazioni simili in futuro.