TORINO

Tragedia Thyssenkrupp, la Tgr dedica un podcast che ripercorre la vicenda dallo scoppio dell'incendio al futuro dell'area

E' suddiviso in sei puntate

Tragedia Thyssenkrupp, la Tgr dedica un podcast che ripercorre la vicenda dallo scoppio dell'incendio al futuro dell'area
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La TGR (Testata Giornalistica Regionale) ha pubblicato sul sito web www.tgr.rai.it/piemonte in occasione del 15esimo anniversario della Thyssenkrupp, un podcast intitolato "Mai Più", curato dal giornalista Rai Gabriele Russo. Riassume la vicenda del maxi rogo scoppiato tra il 5 e il 6 dicembre 2007 (in cui persero la vita sette operai) passando per il processo fino al destino dell'area teatro della tragedia.

Sei puntate

Il podcast è formato da sei puntate ognuna di essa tratta un pezzo della vicenda:

  1. Il rogo e l'addio;
  2. Una madre;
  3. Il processo;
  4. Il pm;
  5. Il sopravvissuto;
  6. Una ferita aperta;

La descrizione del podcast:

"Una scintilla, l'incendio, la fiammata. Sette operai che perdono la vita, uno solo che sopravviverà. A 15 anni dalla drammatica notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, con materiale edito e inedito la Testata giornalistica regionale della Rai ripercorre la tragedia alla Thyssenkrupp di Torino. L'incredulità e il dolore della città; la rabbia e la tenacia dei parenti delle vittime; le rapidissime indagini e l'infinito processo con cinque gradi di giudizio; il futuro di quell'enorme area dove il tempo pare essersi fermato a quella notte. Uno speciale TGR (Direttore: Alessandro Casarin; Condirettore: Roberto Pacchetti; Caporedattore centrale: Francesco Marino) Di Gabriele Russo Montaggi: Paola Bovolenta, Flavia La Gona, Paolo Monchieri Ricerca teche: Elena Evangelisti e Antonella Calvi Servizi di archivio di: Gian Piero Amandola, Gian Franco Bianco, Federica Burbatti, Caterina Cannavà, Alessandro Di Giorgio, Maura Fassio, Lorenzo Gigli, Brunella Mascarino, Roberta Serdoz, Matteo Spicuglia, Paolo Volpato, Dedicato a: Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi".

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