Torino, manifestazione davanti al carcere Ferrante Aporti dei lavoratori del corpo di polizia penitenziaria
I sindacati "Denunciamo le gravi violazioni dei diritti dei lavoratori"

Questa mattina, venerdì 9 maggio 2025, si è svolta una manifestazione "pacifica" davanti al carcere minorile "Ferrante Aporti" di Torino, da parte del personale che opera nelle carceri piemontesi per denunciare le difficili condizioni di lavoro.
I sindacati e lavoratori: "Denunciamo le gravi violazioni dei diritti"
I lavoratori e sindacati hanno fatto sapere:
"Denunciamo con forza e senza timore le gravi violazioni dei diritti dei lavoratori in particolare delle donne in stato di gravidanza, all'interno del carcere minorile. Chiediamo rispetto per la maternità, la dignità sul lavoro e i diritti dei lavoratori.
Le nostre segnalazioni includono il trattamento inadeguato delle lavoratrici in stato di gravidanza, violazione dei diritti dei lavoratori, situazioni che riguardano la violazione dell'accordo nazionale quadro riferito alla concessione dei riposi festivi (un agente ha lavorato per 30 festivi consecutivi, in 6 mesi fruendo di un solo riposo festivo).
Rileviamo come sia necessario e urgente rivedere l'organizzazione del lavoro. Considerando che nel mese di agosto 2024 ha avuto luogo una rivolta nel carcere e, ancora oggi, quattro agenti si trovano a rispondere di un procedimento disciplinare, nonostante abbiamo sventato un evasione di massa.
Il trattamento delle lavoratrici in stato di gravidanza è stato gestito in modo inadeguato con impiego delle stesse nei servizi operativi indossando il cinturone e l'arma d'ordinanza.
Si è verificato che il personale avrebbe effettuato servizio di traduzione su strada partendo dalle ore 15 per farvi rientro il giorno successivo alle 9 circa, con grave pericolo per l'incolumità, dato che è prevista la sosta quando si percorrono oltre 700 km.
Chiediamo l'intervento urgentissimo del capo del dipartimento della giustizia minorile di comunità, del dottor Antonio Sangermano, affinché disponga di una capillare indagine ispettiva che miri ad accertare tutte le problematiche esistenti restituendo serenità e dignità al personale di polizia penitenziaria, maschile e femminile. Chiediamo, infine, che il dottor Sangermano, inviti il direttore dell'istituto Giuseppe Carro a riprendere il dialogo con il sindacato che rappresenta gli uomini e le donne della polizia penitenziaria".
Presenti alla manifestazione anche i consiglieri della Lega, Fabrizio Ricca (Regione e Comune di Torino) e Laura Adduce di Rivoli.















