Torino dichiara guerra ai piccioni: in casi speciali sarà consentito abbatterli
E gli animalisti valutano un ricorso al Tar
Tra Torino e cintura, secondo i dati di Coldiretti, i piccioni sarebbero due milioni e mezzo con danni annuali nel settore primario da oltre cinque milioni di euro. Allevatori e agricoltori si dicono esasperati da una proliferazione altissima.
E allora la Città metropolitana per la prima volta decide di dotarsi di un piano per controllarne la popolazione in area urbana ed extraurbana anche tramite abbattimenti.
Cosa succede negli allevamenti
Il piccione rappresenta una possibile fonte di trasmissioni di patologie o di malattie gastrointestinali nel bestiame nelle stalle. Negli allevamenti, ogni mattina i piccioni calano dalle tettoie per beccare il mangime appena distribuito ai bovini e per bere dagli abbeveratoi, spollinandosi e defecando sugli alimenti che vengono ingeriti dalle mucche.
Il rischio igenico-sanitario
Gli escrementi dei volatili oltre a sporcare, essendo altamente corrosivi danneggiano strutturalmente i materiali con cui entrano in contatto.
I piccioni possono sembrare innocui, ma in realtà portano una varietà di malattie anche molto dannose per l’uomo.
Vediamone alcune:
Alcune patologie possono essere trasmesse attraverso la zecca molle del piccione (Argas reflexus) che è un suo parassita che può attaccare le persone che vivono in prossimità di siti di nidificazione o colonie di questi uccelli (tra cui gli agricoltori) e trasmettere infezioni batteriche e shock anafilattici. Nel marzo del 2023 due istituti superiori di Ciriè sono stati chiusi per disinfestazione da zecche molli derivate dalla folta colonia di piccioni che presente intorno alle scuole.
Altre malattie portate dai piccioni:
La salmonellosi è un’infezione batterica che può essere trasmessa all’uomo attraverso il contatto con escrementi di piccione. I sintomi includono febbre, diarrea e dolore addominale. Per prevenire la salmonellosi, è importante evitare il contatto con escrementi di piccione e lavarsi accuratamente le mani dopo aver maneggiato uccelli o mangiatoie per uccelli.
La criptococcosi è un’infezione fungina che può essere contratta inalando spore da escrementi di piccioni. I sintomi includono febbre, mal di testa e tosse. Per prevenire la criptococcosi, è importante indossare una maschera quando si puliscono gli escrementi dei piccioni ed evitare le aree in cui si riuniscono i piccioni.
La psittacosi, nota anche come febbre del pappagallo, è un’infezione batterica che può essere trasmessa all’uomo attraverso il contatto con piccioni infetti. I sintomi includono febbre, brividi e tosse. Per prevenire la psittacosi, è importante evitare il contatto con uccelli infetti e consultare un medico se si sviluppano sintomi.
Il Piano di contenimento
Il Piano non ne prevede lo sterminio, ma il contenimento. Per la prima volta, personale adeguatamente formato, potrà, lontano dai centri abitati, abbatterli anche col fucile da caccia.
Il no degli animalisti
Una soluzione contestata da animalisti e ambientalisti che ritengono sbagliato uccidere questi volatili senza affrontare le cause della loro proliferazione. Le sigle riunite a Torino nel Tavolo Animali & Ambiente lamentano di non essere state consultate e stanno valutando un ricorso al Tar.