Terrore ad alta quota: due turisti bloccati sulla teleferica, salvati dal Soccorso Alpino
E' accaduto all'Arcansel di Frassinetto
Sono stati momenti di terrore, nel pomeriggio di ieri, sabato 22 aprile 2023, all'Arcansel di Frassinetto, per una coppia di turisti. Marito e moglie sono rimasti sospesi nel vuoto dopo che la teleferica che consente di attraversare il vallone si è bloccata.
Sospesi nel vuoto
Una coppia è rimasta bloccata nel vuoto a circa 200 metri dalla stazione di arrivo, sulla teleferica. L'allarme è stato lanciato dai gestori della struttura, facendo così intervenire il Servizio Regionale di Elisoccorso del 118 e il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. Immediata la mobilitazione dei soccorritori: per scongiurare anche la "sindrome da sospensione" che può condurre anche alla morte. Mentre il tecnico di elisoccorso veniva verricellato direttamente sui due malcapitati, un tecnico della locale stazione ha iniziato a issarsi lungo il cavo per fornire supporto. I due turisti bloccati sono stati messi in sicurezza con apposita attrezzatura da scarico impianti a fune e poi calati per circa 100 metri fino al suolo dove sono stati valutati dal personale sanitario e hanno proseguito a piedi verso la propria automobile.
Fortunatamente l'incidente si è concluso bene.
La sindrome da sospensione
La “sindrome da sospensione inerte” o “Harness Hang Syndrome”, meglio conosciuta negli ambienti alpinisti e speleologici come “la sindrome da imbracatura”, è una patologia molto grave che può colpire una qualsiasi persona che, praticando un’attività appesa ad una corda e dotata di imbracatura, cada e rimanga sospesa nel vuoto in posizione verticale, priva di motilità per un certo periodo di tempo. Essa può essere ad evoluzione mortale se alla sospensione inerte si associa anche la perdita di coscienza; per tale motivo tale situazione quando si manifesta, costituisce una grave emergenza medica.
Questa sindrome ha un’evoluzione rapida che porta dapprima a una perdita di coscienza e successivamente, se non si interviene in maniera tempestiva, alla morte per insufficienza cardiocircolatoria e ischemia (assenza di ossigeno) cerebrale in pochi minuti, variabili dalle condizioni del soggetto e dalle situazioni ambientali. La sospensione di un soggetto imbracato ed immobile determina il “sequestro” di una notevole quantità di sangue agli arti inferiori, questo fenomeno è causato da due fattori: l’abolizione della pompa muscolare delle gambe e l’effetto compressivo dei cosciali sui grandi vasi femorali a livello inguinale,” effetto laccio” Questi due fattori riducono quindi la massa ematica circolante con scarso ritorno del sangue al cuore, si viene cosi a creare un insufficienza cardiocircolatoria che coinvolge tutti gli organi compreso il cervello con conseguente perdita di coscienza (sincope ortostatica), bradicardia ed ipotensione, soprattutto se, con alcuni imbrachi bassi, c’è iperestensione della testa ed aumento della pressione a livello del torace.