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Tav, nucleare e Ponte sullo Stretto: le dichiarazioni di Matteo Salvini al Teha Forum di Cernobbio

Il premier non si risparmia tra frecciatine e comparazioni tra insfrastrutture moderne e capolavori d'arte rinascimentali

Tav, nucleare e Ponte sullo Stretto: le dichiarazioni di Matteo Salvini al Teha Forum di Cernobbio
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2032: è questo l'anno che vedrà partire il primo treno dell'Alta Velocità tra Torino e Lione. Ad affermalo con orgoglio al Teha Forum di Cernobbio (provincia di Como) è stato il vicepremier Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega. Si tratta di 65 chilometri di tracciato, in condivisione tra Italia e Francia, alla quale il ministro non risparmia una frecciatina.

Salvini ha anche affermato:

Posso dire che stiamo rispettando pienamente i tempi. Non sempre i partner riescono a fare altrettanto; siamo più avanti e conto che lo rimarremo fino al 2032.

Non solo Tav: nucleare e Ponte sullo Stretto

Salvini si è espresso su diversi argomenti, tra questi anche il nucleare, sul quale ha dichiarato:

“Riportare l’Italia nei Paesi civili e sviluppati che si stanno dotando di nucleare è fondamentale altrimenti è una resa incondizionata. Io penso che se ci fosse un referendum oggi vincerebbe il sì, è chiaro che se lo fai dopo Chernobyl o i disastri in Giappone hai una risposta emotiva”.

E non poteva mancare nel lungo intervento al Forum di Cernobbio il Ponte sullo Stretto, confermando le intenzioni che ribadisce da ormai molto tempo. L’obiettivo è arrivare all’approvazione del progetto, in via definitiva del Cipess entro l’anno 2024, con l’avvio dei cantieri immediatamente conseguente.

"Dicono  che è il Ponte sullo Stretto è un ponte sovranista, di Salvini e di destra. No, è un Ponte che unisce e avvicina che “serve alla gente. Sarà il Ponte a campata unica più lungo al mondo e lo facciamo noi italiani, anche la Cupola del Brunelleschi non aveva precedenti nella storia dell’architettura.

Allora c’erano i no Cupola che dicevano c’è vento, c’è il terremoto. Il Ponte lo fanno centinaia di ingegneri, mentre il politico sceglie il progetto e trova il modo di finanziarlo, porta avanti la normativa. E ci passano le navi sotto il ponte, nonostante le critiche che sto leggendo: noi i ponti li facciamo perché ci passino le navi sotto, non perché le blocchino. Ci saranno 6 corsie stradali, due binari ferroviari, queste sono le stime”.

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