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Stretta sulla movida torinese, il sindaco Stefano Lo Russo:" Il primo obiettivo è ridurre il rumore"

E' guerra all'inquinamento acustico nelle aree calde della movida: Vanchiglia, San Salvario e Piazza Vittorio

Stretta sulla movida torinese, il sindaco Stefano Lo Russo:" Il primo obiettivo è ridurre il rumore"
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Il Comune ha deciso di monitorare l'impatto acustico delle zone della movida della città. Si tratta di un primo passo per tenere sotto controllo la vita notturna della città e prevede alcune modifiche dei regolamenti comunali in materia.

Guerra all'inquinamento acustico

In un post su Facebook il sindaco Lo Russo ha spiegato:

Abbiamo presentato questa mattina in conferenza stampa le linee d'azione per un piano di governo della notte: il risultato di un lavoro trasversale che ha coinvolto gli assessorati alle Politiche Giovanili, al Commercio, alla Sicurezza, all’Ambiente e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme e del diritto al riposo dei residenti.
Dopo l'approvazione delle linee guida, avvenuta lo scorso 15 maggio, e il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria, la giunta comunale ha individuato questa mattina le modifiche necessarie ai regolamenti urbani in tema di tutela dall'inquinamento acustico: avvieremo un percorso sperimentale che avrà come principale obiettivo nella sua prima fase quello di ridurre il rumore delle aree della movida.

Vogliamo lavorare per coniugare le esigenze di divertimento, riposo e lavoro di tutte e tutti, vogliamo farlo in una cornice di collaborazione con associazioni di categoria e le forze dell'ordine, e con un approccio sistematico, che ci consenta di intervenire in modo puntuale e mirato.

Fonometri e contapersone

Ma quali sono gli strumenti che il Comune intende adottare? In primo luogo si pensa di utilizzare dei fonometri  (misuratori del livello di pressione acustica) per il cui acquisto si ipotizza di emanare dei bandi che permettano di assegnare i contributi necessari ai gestori dei locali.

Inoltre, si prevede la possibilità, ma questo solo per il cuore pulsante di San Salvario, ovvero Largo Saluzzo, di utilizzare dei conta persone, sfruttando la tecnologia IoT (Internet delle cose) che può stimare il numero delle persone contando i dispositivi tecnologici.

La delocalizzazione

C'è poi un altro tema ed è quello della delocalizzazione che prevede l'uscita dalle aree più "calde": San Salvario, piazza Vittorio e Vanchiglia in primis. Spostandosi ad esempio in viale Ottavio Mai, a fianco del Campus Einaudi. Uno spazio riqualificato e rilanciato poco tempo fa e che potrebbe ora vivere una seconda vita.

 

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