La decisione del TAR

Sospeso il piano della Provincia di Asti per l'uccisione di 1240 caprioli, soddisfazione per la LAV

Dopo due diffide al Presidente della Provincia di Asti, rimaste inascoltate, l'associazione si è rivolta al Tar

Sospeso il piano della Provincia di Asti per l'uccisione di 1240 caprioli, soddisfazione per la LAV
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“Siamo estremamente felici della sospensione disposta dal Presidente del TAR, quel piano è una vera e propria operazione di guerra contro i caprioli senza alcuna prova degli incidenti a loro imputati e con danni meno che risibili.”

Sono queste le parole di Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV (Lega Anti Vivisezione), Animali Selvatici

Immediata sospensione del Piano straordinario

Il Presidente del TAR Piemonte ha infatti disposto con proprio decreto, pubblicato il 5 giugno 2024, l’immediata sospensione del Piano straordinario e speditivo di contenimento delle popolazioni stabili di capriolo in provincia di Asti. Una definizione che nasconde lo sterminio di 1.240 caprioli, il 30% della popolazione stimata su tutto il territorio provinciale.

Il Piano secondo LAV

Secondo la LAV si tratta di un piano in pieno contrasto con le norme nazionali a tutela della fauna selvatica, questi i motivi:

· è privo del parere obbligatorio di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale);

· non riporta alcun dato di riferimento agli incidenti stradali che sarebbero causati dai caprioli;

· solamente otto delle quarantuno aree censite nel 2023 hanno riportato danni all’agricoltura imputati ai caprioli;

· il censimento della popolazione di caprioli presenti in provincia è gravemente approssimativo perché riferito solo al 14% della superficie provinciale;

· non viene riportata alcuna verifica dei metodi ecologici che la legge impone di utilizzare prima di poter redigere un piano di uccisioni.

Questi i motivi che hanno indotto la LAV ad inviare nelle scorse settimane ben due diffide al Presidente della Provincia di Asti chiedendo la sospensione del piano. Diffide rimaste non solo del tutto inascoltate, ma alle quali la provincia ha risposto con decine di autorizzazioni all’uccisione dei caprioli, costringendo l’associazione animalista a rivolgersi al TAR Piemonte innanzi al quale è stato impugnato il piano provinciale.

Cosa succede il 19 giugno 2024

Il prossimo 19 giugno si terrà l’udienza collegiale del TAR che potrà confermare la sospensione del piano provinciale. Nel qual caso la LAV valuterà ulteriori interventi segnalando il procedimento alla Corte dei Conti con riferimento al danno erariale derivato dall’illegittima uccisione dei caprioli, analogamente a quanto accaduto nel 2018 quando, a seguito della denuncia della LAV, il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, assieme a un suo funzionario, si è trovato costretto a sborsare quasi un milione di euro per il danno causato alla collettività avendo consentito l’uccisione di animali selvatici in violazione delle norme nazionali di tutela, proprio come potrebbe accadere con i caprioli in Provincia di Asti.

Conclude LAV:

“Ora speriamo che nelle prossime udienze il TAR dichiari definitivamente l’illegittimità del piano provinciale e il suo annullamento, garantendo la vita dei caprioli sopravvissuti allo sterminio e consentendoci di avviare il procedimento per danno erariale per far pagare di tasca propria i responsabili delle uccisioni già avvenute.”

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