Smog alle stelle a Torino: nel 2022 sforamenti raddoppiati rispetto all'anno precedente
Alla centralina di Torino Lingotto livelli di PM10 superati 61 volte contro i 32 del 2021.
Il Piemonte e Torino non se la passano bene in quanto a qualità dell'aria: nel 2022 il superamento dei livelli di PM10 sono raddoppiati rispetto all'anno precedente. I dati, gli andamenti e le nuove tecnologie messe in campo da Legambiente Piemonte e Arpa Piemonte.
Smog alle stelle a Torino
Il 2022 si sta concludendo come un anno negativo per la qualità dell’aria in Piemonte e, di conseguenza, anche a Torino. Ad oggi i superamenti di PM10 nella città della Mole e in tutta la regione registrano un peggioramento rispetto agli anni scorsi, anche se il trend di miglioramento, se paragonato ai primi anni 2000, continua ad esserci.
I dati
Il numero di giorni/anno di superamento a Torino alla data del 27 ottobre 2022:
Torino Grassi al 3 ottobre scorso aveva 69 superamenti. A differenze delle altre stazioni di rilevamento che dispongono di misuratori automatici disponibili in continuo, il dato della stazione Torino Grassi è aggiornato al 3 ottobre in quanto i dati rilevati con campionatori gravimetrici sono determinati con analisi di laboratorio che richiede tempistiche di produzione del dato più lungo.
Complice di questo stato della qualità dell’aria è certamente l’anomalia climatica che ci ha colpito da inizio anno con scarsità di precipitazioni e temperature quasi sempre sopra la media.
Lo studio scientifico
Arpa Piemonte, con uno studio scientifico pubblicato a inizio anno sulla rivista “Atmosphere”, ha analizzato il rapporto tra qualità dell’aria della Pianura Padana, e quindi dei dati del Piemonte, con altre realtà critiche europee.
L’articolo pubblicato analizza nel dettaglio il perché, pur a fronte di un nettissimo miglioramento emissivo ottenuto negli ultimi decenni attraverso la applicazione diffusa delle migliori tecniche disponibili, ancora oggi il rispetto dei limiti per il PM10 e gli ossidi di azoto non è garantito sul territorio, ed il Piemonte (Torino in particolare) è ancora molto distante dal rispetto delle normative europee.
“Lo studio riporta che, nelle stagioni fredde, la velocità del vento, l’altezza dello strato rimescolato e la pressione atmosferica che si verificano nel bacino del Po sono da tre a cinque volte meno efficiente nel diluire e disperdere gli inquinanti rispetto alle regioni a nord delle Alpi, causando la stagnazione degli inquinanti e la trasformazione chimica dei precursori gassosi in particolato” spiega il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto.
La APP Aria Piemonte
Per diffondere i dati di qualità dell’aria prodotti dall’Agenzia attraverso le misurazioni delle stazioni del Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria e le simulazioni modellistiche prodotte dal Sistema Modellistico Regionale di Qualità dell’Aria, Arpa Piemonte ha realizzato una App.
Al suo interno sono riportate le informazioni giornaliere sullo stato di qualità dell’aria osservato negli ultimi trenta giorni e previsto per il giorno in corso ed i due giorni successivi sul territorio regionale. Le informazioni riguardano gli inquinanti a maggiore criticità in Piemonte, ovvero:
- il particolato PM10, di cui viene visualizzata la concentrazione media giornaliera (il valore limite è 50 μg/m³, da non superare per più di 35 giorni per anno solare)
- il biossido di azoto NO₂, di cui viene visualizzato il valore della massima media oraria (il valore limite è 200 μg/m³, da non superare per più di 18 ore per anno solare)
- l’ozono O₃ di cui viene visualizzato il valore della massima media mobile su otto ore (il valore obbiettivo è 120 μg/m³, da non superare per più di 25 giorni per anno solare)
Inoltre, sono visualizzati i livelli del protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog (semaforo) adottato dalla Regione Piemonte per prevenire l’eventuale occorrenza dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10.
Attualmente in 33 comuni appartenenti all’agglomerato di Torino, tra cui anche il capoluogo, è attivo il semaforo arancione che impone il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 verrà esteso alle giornate di sabato e domenica, negli stessi orari.
L'App è scaricabile da chiunque ai seguenti link:
web: https://webgis.arpa.piemonte.it/aria_piemonte
android: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.piemonte.arpa.aria
ios: https://apps.apple.com/us/app/aria-piemonte/id1634624529
Protocollo d’Intesa
Ieri, 27 ottobre 2022, è stato anche siglato un Protocollo d’Intesa tra Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Arpa Piemonte: firma unica in Italia.
Legambiente e Arpa, tenendo conto della distinzione dei rispettivi ruoli e delle competenze istituzionali, intendono realizzare questo rapporto di collaborazione e confronto sulle tematiche ambientali per avviare attività in comune volte all’obiettivo che accomuna entrambi: migliorare ancora di più la tutela dell’ambiente e la conseguente difesa della salute pubblica.
Gli ambiti di collaborazione saranno ad esempio: partecipazione a eventi e progetti comuni, partecipazione a bandi di finanziamento per progetti di tutela ambientali, corsi di formazione o condivisione di dati e informazioni ambientali.
“La situazione ambientale piemontese, come noto, ha delle criticità che non possiamo assolutamente sottovalutare e sottostimare – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – A partire dalla qualità dell’aria per arrivare all’inquinamento delle acque (pensiamo in particolare alla situazione legata all’emissione di PFAS dalla Solvay di Spinetta Marengo); da una gestione dei rifiuti deficitaria ad un territorio particolarmente esposto ad eventi estremi e ad alto rischio idrogeologico. Questo protocollo d’intesa è firmato nell’ottica di una collaborazione che possa permettere una maggiore condivisione dei dati, così da meglio comprendere i processi in corso e mettere in campo le soluzioni più adatte in tempi rapidi”.
“Analisi dei dati e volontariato ambientale possono dare un contributo molto importante alla conoscenza del territorio, con campagne di raccolta dati e azioni di sensibilizzazione, come dimostrano le tante esperienze che Legambiente PVDA ha già messo in campo in questi anni – ribadisce Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Aumentare la consapevolezza riguardo l’ambiente che ci circonda, inoltre, ci aiuta a prendercene cura e a sentirlo nostro, rafforzando il senso di comunità e soprattutto di corresponsabilità, fattore indispensabile”.
“Il protocollo d’intesa firmato, unico in Italia, sigla una collaborazione in essere già da anni – conclude Angelo Robotto – Mettere a fattor comune le conoscenze, le iniziative, le metodologie, le ricerche, i dati, nel rispetto dei diversi ruoli, darà al Piemonte la possibilità di avere una uno sguardo attento sull’ambiente non solo a 360° ma ancora più coordinato e quindi sempre più efficace ed efficiente”.