TORINO E PROVINCIA

Si concluderanno a giugno 2024 i lavori di riqualificazione del sagrato abbaziale di Novalesa

iniziato a fine giugno di quest’anno grazie ad un finanziamento di 150.000 euro derivante da NextGenerationEU

Si concluderanno a giugno 2024 i lavori di riqualificazione del sagrato abbaziale di Novalesa
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Si concluderanno a giugno 2024 i lavori di riqualificazione del sagrato abbaziale di Novalesa interessato da un importante intervento che è iniziato a fine giugno di quest’anno grazie ad un finanziamento di 150.000 euro derivante da NextGenerationEU, il Bando PNRR al quale la comunità dei monaci benedettini di Novalesa ha partecipato.

Il complesso abbaziale

La Città metropolitana di Torino, proprietaria del complesso abbaziale, è parte attiva del progetto di riqualificazione non solo garantendo il supporto tecnico e la direzione lavori, ma anche finanziando con risorse proprie, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, gli scavi archeologici avviati nell’estate scorsa atti a visionare e rilevare parti non ancora sondate.
Il sagrato abbaziale e quindi l’ingresso alla chiesa, da domani, venerdì 15 dicembre, nonostante i lavori non siano ancora conclusi, sarà nuovamente accessibile. Il cantiere riprenderà in primavera, non appena le temperature più alte consentiranno il proseguimento dei lavori.

Nei giorni scorsi il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo, insieme alla Soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Emanuela Carpani, ha incontrato il Priore Padre Michael David Semeraro per fare il punto sui lavori terminati e su quelli ancora in cantiere affidati alla ditta MI.T.A.F di Mompantero.

“Molti interventi sono conclusi – spiega il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – come ad esempio la realizzazione di una intercapedine attorno ai muri del complesso abbaziale che si affacciano sul sagrato e che hanno la funzione di proteggere l’interno dall’umidità”. “Tutti i sottofondi della pavimentazione esterna – prosegue Suppo – sono stati realizzati e in primavera si provvederà con la sistemazione dei camminamenti con lastroni di pietra di Luserna e del restante spazio con prato erboso”.

L'investimento

Un investimento di denaro e lavoro che rientra in un più ampio progetto di riqualificazione del sito che riguarderà il restauro di tutte le facciate. Un’azione finanziata da Città metropolitana di Torino con fondi propri per un ammontare complessivo di 2 milioni di euro con l’obiettivo di festeggiare, nel 2026, i 1300 anni di fondazione dell’Abbazia con i lavori conclusi.

L’attenzione e la cura che la Città metropolitana di Torino ha per il complesso abbaziale, acquistato nel 1972 dalla Provincia di Torino per essere affidato a una piccola comunità benedettina, dimostra come il rapporto dell’Ente, oggi Città metropolitana, con l'ordine religioso ha consentito, e consente tutt’ora, di valorizzare l'importanza storica ed artistica del monumento e di diffondere la conoscenza dell'antichissima tradizione spirituale, culturale e sociale dell'Abbazia.

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