Sciopero per la giustizia climatica: il corteo dei Fridays for Future a Torino
Il raduno sarà alle 9.30 in piazza Statuto a Torino dalla quale partirà il corteo che terminerà ai Giardini Reali
Venerdì 11 ottobre i Fridays for Future hanno indetto uno Sciopero per la giustizia climatica. Insieme a loro ci saranno, tra le altre, diverse sigle sindacali della CGIL, i S.I. Cobas, CISL, UIL, le realtà ecologiste come XR, Greenpeace, poi ARCI, ACMOS, e i collettivi studenteschi e universitari.
Le motivazioni
In una nota di Fridays for Future le motivazioni della protesta:
"Quest’estate è stata la più calda della storia, superando il record che era stato appena battuto nel 2023, la crisi climatica si è fatta sentire davvero in tutto il mondo, dalla Grecia alla California al nostro paese. L’Italia è ancora spaccata in due da eventi climatici tanto opposti quanto estremi come la siccità al sud, e le alluvioni al nord che hanno distrutto intere case e città. Nel frattempo, Eni, l’azienda petrolifera di bandiera, ha aperto un nuovo giacimento di gas a largo di quella stessa Sicilia che quest'anno ha visto crollare la produzione agricola e dove gli allevatori sono costretti ad abbattere il bestiame a causa della siccità.
La discussione sul fare o no la transizione ecologica dovrebbe essere già finita da vent’anni. E invece il governo non solo sta completamente ignorando la materia, ma quando si alzano le proteste per reclamare basilari diritti ad avere un clima stabile si va incontro ad una repressione sempre più draconiana,Anziché ascoltare le voci dei giovani e degli scienziati il governo se la prende con gli attivisti per il clima. Il nuovo ddl sicurezza approvato alla camera rappresenta tutto un altro livello di repressione prevedendo addirittura la condanna al carcere da 2 a 5 anni per un blocco stradale. Non è finita qui perché il ministro Salvini continua con il suo delirio antiscientifico negando che la crisi climatica sia di origine antropica. Uno schiaffo alle persone che hanno perso tutto in Emilia-Romagna e che si sono viste allagare la casa per la seconda volta in due anni. Le soluzioni ci sono: investire nelle rinnovabili e in una seria politica industriale che fermi la delocalizzazione e permetta una giusta transizione ecologica”.
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Il percorso
A Torino il raduno sarà alle 9.30 in piazza Statuto a Torino dalla quale partirà il corteo che terminerà ai Giardini Reali. Il percorso prevede passaggi in corso Bolzano, corso Vittorio, corso Re Umberto, via Pietro Micca, via Milano, corso Regina, corso San Maurizio e finirà ai Giardini Reali.
La storia dei Fridays for Future
L'organizzazione delle proteste e del movimento è iniziata quando la svedese Greta Thunberg ha organizzato tutti i giorni del mese di agosto 2018 un'azione di protesta sedendosi al di fuori del Riksdag, con un cartello che recitava Skolstrejk för klimatet ("sciopero scolastico per il clima"). La sua decisione nasceva dalle ondate di calore anomale e degli incendi scoppiati in Svezia e verteva sulla richiesta al governo svedese di ridurre le emissioni di anidride carbonica in base all'Accordo di Parigi. Il 7 settembre, poco prima delle elezioni, annunciava che avrebbe continuato a manifestare ogni venerdì fino a quando la Svezia non si fosse allineata con l'accordo di Parigi. Il suo slogan Fridays For Future ha attirato l'attenzione di tutto il mondo, ispirando gli studenti delle scuole di tutto il mondo a scioperare per il clima.
Ispirati da Greta Thunberg, massicci scioperi scolastici sono iniziati nel novembre 2018.
In Australia migliaia di studenti delle scuole di Brisbane, Melbourne ed altre città, seguendo l'esempio di Greta Thunberg, manifestarono il venerdì, ignorando la richiesta del primo ministro Scott Morrison, il quale aveva detto al Parlamento di volere «più apprendimento nelle scuole e meno attivismo». A dicembre gli scioperi studenteschi sono proseguiti in almeno 270 città di tutto il mondo tra cui l'Italia.