Corteo e comizio

Sciopero di lunedì 11, No Tav in piazza con sindacalisti e No Green pass

C'è grande attesa per l'agitazione sindacale che coinvolge le frange anche più estreme della contestazione politica.

Sciopero di lunedì 11, No Tav in piazza con sindacalisti e No Green pass
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Sciopero generale lunedì 11 ottobre 2021: No Tav in piazza con i No Green pass. Corteo e comizio finale in Piazza Castello sono indetti dai Cobas e dalla Cub (Confederazione Unitaria di Base) di Torino in concomitanza con l'agitazione nazionale promossa dai sindacati.

Ecco i temi più scottanti

Lo scopo è sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi più scottanti del momento (vaccini, Green pass, disoccupazione, diritto alla casa) ma anche protestare contro  le scelte del Governo in materia di prevenzione. Nel mirino, soprattutto, il certificato verde obbligatorio per accedere a fabbriche e uffici (dal 15 ottobre diventa indispensabile). A far da contorno, poi, in una salsa tutta piemontese ci saranno anche i No Tav che si oppongono alla costruzione di opere mastodontiche e inutili. A Torino, in particolare, è prevista una partecipazione numerosa e vivace che toccherà molti luoghi significativi dei problemi che le lavoratrici ed i lavoratori vivono. Dall'Ufficio Scolastico Regionale al Comune, dove è aperta una vertenza delle lavoratrici delle scuole comunali, dalla Regione a diverse sedi di aziende. Parteciperanno lavoratori e lavoratrici della logistica e dell'industria, della scuola statale e comunale, rider e lavoratori ospedalieri, precari e disoccupati.

Parlano gli organizzatori

Così gli organizzatori:

"Abbiamo definito una piattaforma di sciopero comune che ha visto l'adesione di ampi settori di lavoratori e delegati aderenti a Cgil, Cisl e Uil, del movimento degli studenti, di molte forze sociali e politiche. Ci opponiamo ai licenziamenti e al lavoro precario, chiediamo forti aumenti salariali e rifiutiamo il ricatto del green pass sul posto di lavoro. Chiediamo altresì il taglio della spesa militare e il rifiuto delle missioni militari all'estero".

Il referente piemontese Cosimo Scarinzi chiarisce però che non bisogna fare confusione né deviare questa iniziativa verso posizioni No-vax:

"Non siamo No-vax, sia chiaro, io stesso sono vaccinato. Ma il nostro movimento è variegato e composto da molte anime e convinzioni differenti. Ci sembra incredibile che in un momento come questo, con 600mila addetti in meno rispetto al pre-Covid, si vada a dividere i lavoratori in base alle loro convinzioni. Noi vogliamo che i tamponi per il Green pass siano gratuiti e pagati dalle aziende. Per quanto riguarda la Tav, è assurdo che si pensi prima a un'opera del genere quando i treni oggi sono quotidianamente in condizioni bestiali. Vengono prima i pendolari della Tav, questo dev'essere chiaro".

Lo sciopero e la manifestazione uniranno molte e importanti vertenze categoriali, aziendali, territoriali e apre vertenze che si svilupperanno nei prossimi mesi. Il sindacalismo di base e conflittuale si oppone a quello che viene definito un "padronato sempre più aggressivo e un governo che se ne fa strumento".

C'è attesa dunque per questo sciopero di lunedì 11 con No Tav e No Green pass, sperando che tutto si svolga senza indicenti o polemiche.

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