San Luigi di Orbassano, Icardi: "Acquisito il servizio provvisorio. Già reperito il personale per le assunzioni"
Si tratta di personale iperspecializzato in tutti gli ambiti chirurgici
«A fine 2022, per sopperire all'uscita di tre infermieri, una seduta operatoria al giorno composta da tre infermieri è stata temporaneamente affidata (dal primo dicembre 2022 al 28 febbraio 2023) ad uno Studio Associato al fine unico di garantire l'attività operatoria su dieci sedute al giorno. Nonostante l'oggettiva difficoltà nel reperire personale disponibile ad essere assegnato alla sala operatoria, si è riusciti ad assumere due unità dal primo febbraio e un'altra con decorrenza primo marzo con vincolo di permanenza in sala operatoria per almeno tre anni. Per sostituire altre tre figure che cesseranno il rapporto di lavoro il prossimo primo maggio, si è raccolta la disponibilità di tre unità attraverso un bando di trasferimento interno. A fronte degli spostamenti interni, si provvederà ad assumere subito gli infermieri in modo da iniziare al più presto la formazione specialistica, senza sguarnire altri reparti».
Così l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta ad un'interrogazione sulla presenza di infermieri gettonisti nella sala operatoria del San Luigi di Orbassano.
«Non è corretto parlare di infermiere a gettone, perché l’azienda ospedaliere in questo caso ha acquisito un “servizio” e non "infermieri a gettone". Competenze, capacità e professionalità specifiche dei professionisti in questione, finalizzate a prestazioni chirurgiche complesse - ha sottolineato l'assessore Icardi -, sono state accertate e verificate da parte della Direzione delle professioni sanitarie dell’Azienda. Si tratta di personale iperspecializzato in tutti gli ambiti chirurgici».
«Per sopperire alla mancanza di personale sono state prese in considerazione anche le prestazioni aggiuntive del personale strutturato - ha concluso l'assessore alla Sanità -, ma non sarebbero state idonee a garantire orari così lunghi e, quindi, la funzionalità della Sala operatoria, oltre a gravare eccessivamente sui carichi di lavoro degli infermieri a tempo indeterminato, con riflessi sul rispetto della normativa in materia di orario di lavoro».