Rally Dakar, i sedili hi-tech sviluppati alla Sebelt di Moncalieri salvano la vita a pilota e copilota
La Federazione Internazionale dell'Automobile intende renderlo obbligatorio al più presto su tutte le vetture da gara
Alla Rally Dakar in Arabia Saudita si sono vissuti momenti di paura, al chilometro 12 il campione Sebastien Loeb si è infatti ribaltato con la sua la Dacia Sandrider. L'incidente a dir poco spettacolare poteva tradursi in lesioni anche gravi per pilota e copilota che invece ne sono usciti completamente illesi e questo grazie ai sedili dell'auto da corsa, prodotti a Moncalieri.
I sedili prodotti dalla Sabelt
Parliamo dei sedili hi-tech sviluppati dalla Sabelt e studiati per assorbire fino al 60 per cento degli impatti, riducendo così il rischio di lesioni spinali.
I sedili in questione contengono un'imbottitura in plastica riciclata (sostituisce la schiuma poliuretanica attualmente utilizzata nei sedili delle auto) traspirabili e leggeri, sono dotati di un nuovo smorzatore inerziale, usato per la prima volta proprio in questa Dakar.
La Federazione Internazionale dell'Automobile intende renderlo obbligatorio al più presto sulle vetture da gara. L'impiego potrebbe poi essere esteso alle vetture non da gara come per esempio i fuoristrada.
La Rally Dakar, competizione off-road più impegnativa al mondo, è partita il 3 gennaio da Bisha in Arabia Saudita e proseguirà fino al 17 gennaio con punto d’arrivo la costa orientale della penisola araba a Shubaytah.