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Pubblicato il rapporto "Uno sguardo all'aria 2023": dati incoraggianti

Ma per il direttore generale di Arpa Piemonte, anche alla luce di nuovi standard europei, dobbiamo impegnarci ancora di più

Pubblicato il rapporto "Uno sguardo all'aria 2023": dati incoraggianti
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È stato pubblicato - come ogni anno dal 1998 - il rapporto "Uno sguardo all’aria 2023", un documento tecnico curato da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte che descrive attraverso dati ed elaborazioni l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria a partire dai primi anni Settanta.

I dati del 2023

I dati di PM10 rilevati nel 2023 presentano un netto miglioramento rispetto al 2022. Il valore limite annuale del PM10 e del PM2,5 è stato rispettato in tutti i siti di monitoraggio. Per la prima volta i superamenti del valore limite giornaliero del PM10 sono concentrati principalmente dell’agglomerato torinese e nelle stazioni caratterizzate da intenso traffico veicolare.
Il valore limite annuale del biossido di azoto è stato superato solo nella stazione di traffico più critica dell’agglomerato torinese. Il valore limite di 18 superamenti della soglia oraria è rispettato ovunque. Il 2023 è stato leggermente più siccitoso e più caldo rispetto alla media dei 10 anni precedenti ma complessivamente ha avuto condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Questo aspetto ha parzialmente contribuito al miglioramento dei dati che è stato osservato.

Pubblicato il nuovo report "Uno sguardo all'aria 2023", i dati sono incoraggianti

Ma ci sono ancora troppi autocarri senza filtro antiparticolato

L’analisi della consistenza del parco veicolare, indicatore di una delle principali fonti di inquinamento, evidenzia un costante aumento del numero di autoveicoli (+ 18% rispetto al 2007) e di veicoli commerciali leggeri (+21% rispetto al 2007). All’aumento del numero degli autoveicoli si affianca fortunatamente un’importante penetrazione dei veicoli Euro 6 e una contrazione percentuale degli autoveicoli diesel, controbilanciata da un aumento percentuale dei veicoli a benzina e GPL-CH4. Una criticità è rappresentata invece dalla vetustà del parco di veicoli commerciali. Gli autocarri ante Euro5 senza filtro antiparticolato sono ancora il 55%.

I nuovi valori limite sono ancora lontani

Il Consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Torino Alessandro Sicchiero ritiene comunque incoraggiante il costante miglioramento della qualità dell'aria:

"I dati raccolti ed elaborati nella relazione uno sguardo all’aria sono incoraggianti in quanto mostrano il costante miglioramento della qualità dell’aria. Ci preoccupa il mancato raggiungimento di alcuni valori limite e la distanza con gli obiettivi di riduzione definiti nella nuova Direttiva sulla qualità dell’aria adottata dal Consiglio dell’Unione Europea nell’ottobre 2024. La transizione ecologica è la chiave per attivare le sinergie necessarie per consentire il conseguimento dei nuovi valori limite: è una strada che i territori della Città metropolitana di Torino dovranno percorrere con fermezza e determinazione".

Alessandro Sicchiero, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Torino

Spiega il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero:

"Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore di 50 µg/m3 si è ridotto in tutti i punti di misura. L’applicazione diffusa delle migliori tecniche disponibili ed i relativi controlli, associate a condizioni meteorologiche meno sfavorevoli, hanno consentito di registrare un miglioramento della qualità dell'aria, anche se il rispetto dei limiti giornalieri per il PM10 e la media annuale per gli ossidi di azoto rimangono una criticità nell’agglomerato torinese. Anche alla luce della nuova normativa sulla qualità dell’aria dobbiamo impegnarci per far sì che i livelli degli inquinanti dell’aria possano ulteriormente ridursi per rispettare in futuro i nuovi standard fissati dall’Unione Europea".

Secondo Barbero, direttore generale Arpa
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