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Prosegue la campagna "Aboliamo la caccia" in tutto il Piemonte

Servono 500.000 mila firme entro metà settembre per rendere valido il referendum abrogativo.

Prosegue la campagna "Aboliamo la caccia" in tutto il Piemonte
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In Italia il numero dei cacciatori è calato drasticamente nel corso degli anni. Nel 1980 erano 1.701.853 mentre nel 2017 erano 738.602, un calo dovuto soprattutto ad un minor interesse delle nuove generazioni. A distanza di molti anni dal referendum sulla caccia, il mondo animalista si mobilità nuovamente per fermare questa pratica ormai ben consolidata in Piemonte come nel resto d'Europa.

"Aboliamo la caccia"

Il comitato referendario da mesi sta pubblicando e rilanciato un volantino che riporta:

"Con la tua firma liberi le campagne, boschi, falde acquifere da milioni di cartucce e pallini di piombo abbandonati dai cacciatori. Con la tua firma permetti agli animali selvatici, uccelli, mammiferi, di vivere liberi secondo l'equilibrio naturale della natura, ferma la cruenta e crudele carneficina di chi si diverte ad uccidere esseri senzienti.

Con la tua firma consenti allo Stato di risparmiare ogni anno decine di milioni di euro di sussidi, contributi, regalie destinate ai cacciatori dalle Regioni e Comuni per il ripopolamento degli animali, acquistati all'estero, per le spese per organizzare sagre e feste paesane, per i costi delle sedi locali dei cacciatori e altre regalie della politica connivente con le industrie delle armi.

Chi ha la passione per le competizioni di tiro, ha a disposizione numerose strutture: poligoni, aree attrezzate per il tiro al piattello o il tiro con l'arco e la balestra, e può partecipare alle gare agonistiche olimpioniche, a meno che non sia un cacciatore, in tal caso viene escluso, perché il vero sport non può essere violento e non uccide nessuno.

Puoi unirti a noi e aiutarci in questa importante battaglia di civiltà per contrastare la violenza fine a sè stessa per puro divertimento".

Dati economici

Nel 2016, gli appassionati di caccia, hanno speso quasi 2 miliardi e 800 milioni di euro. Da sola, nel 2016 (ultimo anno del quale i ricercatori hanno avuto a disposizione tutti i dati richiesti) la spesa annua per la caccia ammonta, per la precisione, a 2.783.885.807 euro. Se dal calcolo si esclude l’esborso per armi e munizioni, già considerato nel fatturato del settore, ci si fissa a quota 2.603.940.540 euro. Ogni anno cioè la caccia muove da sé ben più di due miliardi e mezzo. E, insieme al tiro, dà vita a un indotto dal valore superiore ad altri due miliardi.

Le firme

Per rendere valido il terzo referendum sulla caccia nella storia repubblicana dell'Italia, servono 500.000 firme entro il 15 settembre.

Aboliamo la caccia

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