Prevenzione incidenti: catarifrangenti blu per dissuadere gli animali selvatici dall'attraversare le strade
Tra le varie azioni messe in campo anche un'app che avvisa il conducente con un segnale sonoro della possibile presenza di fauna
Catarifrangenti blu sui delineatori di carreggiata che dissuadono gli animali selvatici dall’attraversare le strade extraurbane più trafficate. La luce dei fari dei veicoli riflessa dai catarifrangenti crea una barriera ottica di protezione, che scoraggia gli animali dal tentare l'attraversamento, riducendo così il rischio di incidenti. E' una delle azioni per la prevenzione degli incidenti stradali con la fauna selvatica in Alta Valle di Susa previste da un innovativo progetto che la Città metropolitana di Torino e l’ANAS hanno realizzato e completato nei giorni scorsi lungo il tratto della Strada Statale 24 del Monginevre che va da Gravere a Cesana Torinese e sulla Statale 335 di Bardonecchia tra Oulx e Bardonecchia.
Il progetto LIFE WolfAlps EU
Gli interventi sono stati finanziati dal progetto europeo LIFE WolfAlps EU, dedicato al miglioramento della coesistenza tra lupi e attività umane, la cui azione C6 è volta a ridurre la frammentazione degli habitat naturali e a proteggere la fauna dell'Alta Valle di Susa.
Collaborando con ANAS, RFI e SITAF i tecnici della Città metropolitana e dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie hanno effettuato sopralluoghi nei punti critici, frequentati da lupi e ungulati vittime di incidenti. In quei luoghi sono state installate reti che impediscono il passaggio agli animali e li indirizzano verso vie sicure: si tratta di alcuni sottopassi già presenti, che sono stati liberati dalla vegetazione e dai rifiuti, creando percorsi protetti che consentono di evitare eventuali collisioni. Dove non è stato possibile installare reti, è stato pianificato il posizionamento di catarifrangenti, eseguito nelle scorse settimane.
L’azione C6 del progetto LIFE WolfAlps EU e la collaborazione avviata dalla Città metropolitana di Torino con ANAS, RFI e SITAF nascono dalla necessità di ridurre la frammentazione ambientale in Alta Valle di Susa: la conformazione dei versanti alpini e la presenza di strade e binari costringono gli animali selvatici ad attraversare le vie di comunicazione per sopravvivere, per nutrirsi, per difendere il proprio territorio e, soprattutto, per incontrare altri membri della propria specie. Gli spostamenti possono avere risultati drammatici, sia per la fauna che per gli automobilisti. I dati sugli incidenti stradali raccolti su tutto il territorio della Città metropolitana di Torino a partire dal 2002 mostrano come le specie selvatiche maggiormente coinvolte siano il capriolo e il cinghiale, ma vengono investiti anche cervi, lupi e camosci. La densità maggiore di incidenti nei 312 Comuni del territorio metropolitano si verifica proprio in Alta Val di Susa, in siti in cui non c’è scampo per un animale che voglia attraversare una strada o la ferrovia.
La campagna di sensibilizzazione dei conducenti
È chiaro come lo strumento più potente per ridurre gli incidenti sia la consapevolezza di ogni automobilista di non essere l'unico utilizzatore delle strade: per questo lungo la Strada Statale 24 e lungo la Provinciale 214, sempre nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU, la collaborazione tra Città metropolitana e ANAS ha consentito l’installazione di cartelli che, attraverso un’immagine e uno slogan dal forte impatto emotivo – “Rallenta! La velocità uccide!” - ricorda ai conducenti che stanno attraversano una zona in cui il rischio di impatto con la fauna selvatica è elevato.
La campagna di comunicazione mira a sensibilizzare sull’importanza della prudenza nella guida, sul dovere di rispettare i limiti di velocità e la segnaletica, sulla necessità di mantenere la concentrazione nella guida e sull’attenzione particolare che occorre prestare durante la notte, al crepuscolo e all’alba, quando gli animali attraversano più frequentemente le strade. Se un animale attraversa la strada occorre rallentare, lasciarlo attraversare e controllare se sopraggiungono altri esemplari. Rimanere sulla propria corsia e non cercare di inseguire l’animale con l’auto sono comportamenti basilari, che non dovrebbero nemmeno essere richiamati, ma, in tema di fauna selvatica, non occorre mai dare nulla per scontato. In caso di incidente occorre subito chiamare il 112 e attenersi alle indicazioni fornite dagli operatori delle forze dell’ordine. Per la propria incolumità, è meglio non scendere dalla propria auto e, soprattutto, non ci si deve avvicinare ad un animale ferito, la cui reazione alla presenza dell’uomo potrebbe essere imprevedibile. In questi casi meglio lasciar fare a chi ha le conoscenze professionali per intervenire.
L'app per smartphone
Risponde proprio alle finalità dell’azione C6 l’applicazione per smartphone SPIA-Segnalazione Pericolo Investimento Animali che, sulla base dei dati pregressi e di una modellistica del territorio, indica all’utente la probabilità di attraversamento da parte della fauna e i tratti di strada a maggior rischio di collisione con la fauna selvatica. L'App, sviluppata dall’Università del Piemonte Orientale su incarico della Provincia di Cuneo nel 2017, è stata concessa in uso gratuito alla Città metropolitana di Torino, che l’ha implementata con i dati dell’incidentalità stradale con fauna selvatica presenti nel database ultraventennale degli incidenti, costantemente aggiornato dall’Unità specializzata Tutela Flora e Fauna. L’applicazione consente ora anche agli utenti delle strade della Città metropolitana di Torino di essere avvisati con un segnale sonoro qualora percorrano un tratto di strada ad alta probabilità di attraversamento da parte della fauna selvatica. È inoltre possibile segnalare nuovi incidenti, così da implementare il database sul quale è basata l’applicazione.
L'applicazione, scaricabile gratuitamente dal Play store di Google (per scaricarla occorre cercare la voce “S.P.I.A. Università Piemonte Orientale”) e da Ios, o inquadrando i Qrcode corrispondenti, è attivabile e disattivabile in qualsiasi momento dal conducente ed è indipendente dal sistema di navigazione utilizzato.